Non ha ancora un nome – e purtroppo è una notizia – la giovane che da mesi sta rendendo difficile la vita del Gruppo Verolese Volontari del Soccorso e mettendo incosapevolmente a rischio la salute di chi ha bisogno di aiuto urgente.
Da inizio anno, infatti, al 118 starebbero arrivando con regolarità richieste di intervento per la zona di Veroluova che si rivelano poi essere false. La media sarebbe quasi di una telefonata al giorno (oltre un migliaio da gennaio) e purtroppo – per evitare di incappare nel reato di omissione di soccorso – ogni volta l’ambulanza deve partire per verificare anche quando ha il fondato sospetto dell’ennesimo scherzo: una circostanza che si traduce in benzina e tempo spesi, ma anche nel fatto che l’ambulanza non è potenzialmente disponibile per le urgenze reali.
Dietro agli scherzi ci sarebbe una ragazzina adolescente o una bambina. La speranza è che chi di dovere identifichi al più presto l’autore nell’interesse dell’intera comunità. Per il reato di procurato allarme, lo ricordiamo, si rischia la reclusione fino a 6 mesi.
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