🟢 La “Casetta di Giovannino”: una casa per i genitori dei bimbi ricoverati nella Terapia intensiva del Civile

Il progetto della Associazione TiNcoraggio permetterà alle famiglie di restare vicino ai loro piccoli. Un vantaggio non solo per i famigliari, ma anche per gli stessi piccoli Leoncini ricoverati: i loro genitori saranno ancora più vicini, facendo sentir loro tutto l’affetto di cui hanno bisogno per un sano sviluppo neurologico.

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La “Casetta di Giovannino”: un appartamento per i genitori dei piccoli ricoverati nella Terapia Intensiva Neonatale della ASST Spedali Civili, foto da ufficio stampa

L’Associazione Tincoraggio ha messo un appartamento a disposizione delle famiglie fuori sede con neonati sono ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale agli Spedali Civili di Brescia.

La struttura, affettuosamente soprannominata la “Casetta di Giovannino” si trova in zona Sanpolino, nelle immediate vicinanze della fermata della metro e  permetterà ai genitori di avere un alloggio stabile senza dover necessariamente rientrare a domicilio o far uso di strutture alberghiere.

Il progetto ha visto la sua realizzazione in tempi rapidi grazie all’impegno di Aler e del consigliere regionale Simona Tironi. ‘‘Fin da subito ho sposato il progetto di poter dare una casa ed un tetto alle mamme di questi piccoli leoncini – ha detto la vicepresidente della commissione Sanità – Grazie anche alla sensibilità del presidente ALER, questo sogno è diventato realtà. Finalmente mamme da ogni parte d’Italia potranno rimanere vicine ai loro piccoli in un luogo accogliente e di condivisione. In un momento di difficoltà così importante, abbiamo cercato di dare il nostro pieno supporto a queste famiglie coraggiose. L’elemento fondamentale per la ripresa di queste piccole creature è l’amore dei genitori, e noi abbiamo il dovere di tutelarli e di dar loro la possibilità di stare insieme in sicurezza. Speriamo con questo progetto di poter alleggerire, per quanto possibile, l’enorme carico di queste famiglie.

“Una vera svolta nel livello di assistenza per i nostri super piccoli – ricorda Francesco Maria Risso, direttore della Terapia Intensiva Neonatale – Così facendo le nostre mamme potranno essere ancore più vicine ai loro scriccioli facendo sentir loro tutto l’affetto di cui hanno bisogno e che sappiamo essere importante per il loro sviluppo neurologico. Inoltre, potremo evitare i rischi connessi a lunghi viaggi in auto per persone già provate da forte stress”.

Grande soddisfazione, infine, da parte della associazione. “A nome dei Volontari dell’Associazione – ha sottolineato il presidente Gaetano Chirico – desidero rivolgere il più sentito ringraziamento, in particolare a Simona Tironi, a Francesco Maria Risso, alla Fondazione Comunità Bresciana, ed ai responsabili dell’ALER, per il grande supporto nella realizzazione dell’iniziativa, che consentirà di garantire al massimo la vicinanza dei genitori ai loro piccoli, e di raggiungere l’obiettivo “zero separation”.

La “Casetta di Giovannino”: un appartamento per i genitori dei piccoli ricoverati nella Terapia Intensiva Neonatale della ASST Spedali Civili, foto da ufficio stampa


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Ultimo aggiornamento il 10 Marzo 2024 06:57

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