La richiesta della pubblica accusa era stata di ben 24 anni di carcere. La sentenza è stata di assoluzione, con formula piena. Ieri sera, infatti, la Corte d’assise di Brescia ha assolto dall’accusa di omicidio volontario il medico Carlo Mosca.
Secondo gli investigatori, il primario dell’ospedale di Montichiari – attraverso la somministrazione consapevole di Propofol e Succinilcolina, “farmaci incompatibili con la vita” – sarebbe stato responsabile della morte di due pazienti (Natale Bassi e Angelo Paletti) deceduti durante la prima ondata di Covid, nel marzo 2020.
Tutto falso secondo i giudici, che hanno accolto la richiesta della difesa e disposto il trasferimento degli atti per calunnia per due testimoni. Mosca, che si trovava ai domiciliari dal 2025 gennaio 2021, è tornato libero e attende di poter tornare a lavorare.
Mosca, originario di Cremona, aveva lavorato al Civile e poi a Mantova. Nel 2017 era approdato a Montichiari e l’anno dopo era diventato primario reggente del Pronto soccorso. Era toccato a lui gestire in quell’ospedale la prima ondata di Coronavirus, quando i posti letto non bastavano mai, la paura era tanta e i pazienti – arrivati in condizioni disperate – morivano a decine.
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