🔴 Siccità, Acque Bresciane: nessuna emergenza, ma vanno ridotti anche i consumi notturni

"Registriamo ancora consumi notturni elevati, dovuti probabilmente all’irrigazione domestica, che in molti comuni è ancora consentita ma andrebbe drasticamente ridotta. Inoltre la vocazione turistica di molte zone del nostro territorio moltiplica i consumi nel fine settimana"

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Acqua, foto generica da Pixabay

Nessuna emergenza, ma i consumi notturni di acqua – legati all’irrigazione dei giardini – andrebbero ridotti. A dirlo, in una nota, è Acque Bresciane, la società – presieduta da Gianluca Delbarba – che gestisce il ciclo idrico nella maggioranza dei Comuni bresciani.

La società, nel comunicato, ricorda che alcune fontanelle a flusso continuo devono rimanere aperte per garantire i campionamenti, ma sottolinea che negli 85 Comuni gestiti da Acque Bresciane è già intervenuta “per diminuire la quantità d’acqua in uscita, assicurando i livelli necessari ma evitando sprechi”.

“Non ci sono situazioni di carenza d’acqua tali da interrompere il servizio – sottolinea Acque Bresciane ma questo non deve far diminuire l’attenzione nell’uso responsabile della riserva idrica”.

Le temperature elevate e l’assenza di precipitazioni, che non potrebbero comunque invertire la tendenza di un’annata con un inverno particolarmente arido, richiedono la massima collaborazione da parte di tutti”, spiega il direttore generale di Acque Bresciane Paolo Saurgnani. “Registriamo ancora consumi notturni elevati, dovuti probabilmente all’irrigazione domestica, che in molti comuni è ancora consentita ma andrebbe drasticamente ridotta. Inoltre la vocazione turistica di molte zone del nostro territorio moltiplica i consumi nel fine settimana: da parte nostra lavoriamo 24 ore su 24 per monitorare i livelli di pozzi e sorgenti e intervenire dove necessario”.

Il gestore unico del servizio idrico integrato gestisce un territorio di 97 comuni, con i recenti ingressi di Cigole e Roncadelle, che si traducono in circa 4.200 km di rete idrica in 85 paesi. Vengono monitorati attraverso il telecontrollo 800 impianti idrici, fognari e di depurazione. Una rete che fornisce al settore dedicato, un centinaio di persone in tutto, 72.000 segnali al giorno, di cui circa 10mila generano un allarme che consente ai tecnici reperibili 24 ore su 24 di intervenire tempestivamente. Alberto Benini, responsabile dell’Area Scada, la tecnologia di telecontrollo, sottolinea: “Rispetto all’emergenza idrica i parametri che verifichiamo sono la portata, la pressione in rete, i livelli della falda e dei serbatoi. Questi ultimi in alcuni casi devono essere integrati con l’intervento di autobotti, per lo più senza che i cittadini avvertissero alcun disservizio”.

Per evitare che l’assenza d’interruzioni crei una falsa percezione di normalità è importante parlare del tema ai cittadini attraverso i canali istituzionali, dai gestori ai Comuni e agli altri enti coinvolti. Acque Bresciane, oltre ad avere organizzato la prima Giornata provinciale a Torbole Casaglia l’11 giugno in cui si è parlato di risparmio idrico, tecnologie per ridurre i consumi e progetti di ricerca in corso, ha aderito e diffuso il decalogo firmato da Water Alliance, la rete dei gestori lombardi in-house, in collaborazione con Anci Lombardia e Confservizi Cispel Lombardia.


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Ultimo aggiornamento il 28 Febbraio 2024 23:52

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