Inghiottiti dalle acque del lago di Garda, quelle stesse acque che riempiono un bacino capace di offrire panorami mozzafiato e talvolta di offrire svago e refrigerio. Per alcune persone, però, il Garda ha rappresentato una vera e propria trappola fatale.
Sono sei le vittime che in un solo mese hanno perso la vita nel Benaco e ancora si cerca un turista cinquantaduenne, che si sarebbe tuffato per salvare il figlio di 14 anni che a sua volta si era tuffato rischiando di annegare.
Solo due giorni fa nelle acque di Desenzano del Garda l’ultimo dramma: a perdere la vita, probabilmente per lo shock termico indotto nel momento del tuffo, un quarantaduenne di origine polacca. E sempre lo sbalzo di temperatura potrebbe essere la causa dell’annegamento di un trentaseienne di origine sarda il cui corpo è stato trovato a 6 metri di profondità nelle acque del lago.
Stessa tragica fine, purtroppo, per un quarantunenne di Lecco in vacanza con la famiglia, inabissatosi a Rivoltella, per 1 33 enne di origine pakistana e un cinquantottenne veronese.