Ghedi, via ai lavori per rimettere a nuovo la piscina

Una prima tranche, già completata, il cui costo totale ha quasi sfiorato i 700.000 euro, mentre i lavori che riguarderanno tutti gli impianti della piscina dovrebbero raggiungere una spesa complessiva di circa 900.000 euro

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piscina affogare bambino
Bambino in piscina - foto da Pixabay

Stanno per partire i lavori sugli impianti della piscina comunale di Ghedi. Un ulteriore intervento che preannuncia fin d’ora di entrare nel vivo con l’avvicinarsi dell’autunno e che prosegue l’opera già realizzata per rinnovare e riqualificare i tetti, gli spogliatoi e le docce dell’impianto natatorio ghedese. Una prima tranche, già completata, il cui costo totale ha quasi sfiorato i 700.000 euro, mentre i lavori che riguarderanno tutti gli impianti della piscina dovrebbero raggiungere una spesa complessiva di circa 900.000 euro. Due spese di indubbio rilievo, che sono già state coperte dal punto di vista finanziario, utilizzando parte dell’avanzo di bilancio. Sistemate ormai o comunque avviate, le prime due parti dell’intervento, l’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Federico Casali guarda già ad una terza e conclusiva tranche e conta di poter ottenere un contributo (in questo momento la questione è in via di definizione e, in ogni caso, entro la fine dell’anno si conoscerà la risposta alla domanda che è stata presentata) usufruendo dei fondi messi a disposizione per il PNRR per riuscire ad ottenere risorse economiche grazie alle quali coprire interamente le spese necessarie per la risistemazione della piscina senza dover pesare sui bilanci comunali.

In questo senso una voce che potrebbe rivelarsi decisiva per poter usufruire dei contributi auspicati riguarda la natura dell’intervento che verrà eseguito e che mira ad evitare la dispersione termica e a trovare nuove soluzioni in grado di ridurre le spese energetiche della piscina comunale (aspetto fondamentale in un momento di assoluta difficoltà come quello nel quale ci troviamo). In questo senso, una volta terminato l’intervento sui diversi tipi di impianti della piscina, l’attenzione si concentrerà sulla questione energetica e si cercherà di studiare e risolvere le problematiche legate ad elementi come i serramenti e l’isolamento termico.

“Tutto il progetto – è la sintesi del sindaco Federico Casali – va avanti e procede nel duplice segno di realizzare un intervento efficace da una parte e dall’altra di prestare la massima attenzione alla copertura dei costi. In questo senso, oltre alla possibilità di contare su una parte dell’avanzo di bilancio, confidiamo di ottenere contributi che ci permettono di di effettuare l’intera opera senza dover intaccare le risorse comunali e questo, in un periodo di fondi limitati a disposizione degli enti locali, è un aspetto di indubbia importanza, un premio per il nostro impegno e la nostra continua ricerca delle giuste soluzioni”. La volontà del Comune di Ghedi è quella di procedere con il passo più spedito possibile per “restituire” alla comunità questo impianto: “In questo momento – spiega il primo cittadino di Ghedi – abbiamo già due progetti per l’impiantistica e per l’isolamento della piscina. Vogliamo portare avanti l’iter previsto dalla legge con la massima rapidità consentita e arrivare così in tempi rapidi alla pubblicazione del bando che dovrà assegnare i lavori per questa terza tranche. Dopo una chiusura così forzatamente lunga (senza dimenticare tutto quello che ha finito per dilatare i tempi di questa situazione, dalle difficoltà del gestore sino alle chiusure imposte dal Covid, per fare solo alcuni esempi), il nostro intento è quello di poter arrivare il prima possibile a rimettere la piscina comunale a disposizione di tutti i ghedesi, anche se c’è un aspetto che non dev’essere mai dimenticato. In effetti abbiamo a che fare con una struttura ventennale e questo comporta conseguenze ben precise sia per la risistemazione che per la manutenzione ordinaria. Non si tratta soltanto di riqualificare la piscina, ma anche di metterla al passo con i tempi e riuscire a dotarla delle soluzioni che possono ridurre le dispersioni termiche e le spese. Strumenti che in questi anni si sono evoluti e che quando è stata costruita la nostra piscina non c’erano. In ogni caso il cammino verso la riapertura è tracciato e noi siamo decisi a percorrerlo sino in fondo e auspichiamo di poter arrivare il prima possibile ad un momento tanto atteso come il bando che assegnerà la gestione della piscina comunale e quella che noi auspichiamo potrà essere la “nuova vita” di questa struttura”.


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