Raffaele Volpi ha deciso. L’ex parlamentare (ex presidente del Copasir ed ex sottosegretario alla Difesa), infatti, ha annunciato di aver lasciato la Lega, partito in cui ha militato negli ultimi 30 anni (anche se le sue origini politiche sono nella Democrazia Cristiana).
Volpi, intervistato da Il Foglio, spiega la sua decisione con la volontà di “togliere qualsiasi equivoco su mie eventuali aspettative derivanti dal voto del 25 settembre” (a cui non è stato ricandidato). E fa capire come una delle ragioni del sofferto addio vada ricercata nella linea di “ambiguità” della Lega “sulla feroce aggressione della Russia all’Ucraina” e su “certi distinguo” in relazione agli aiuti militari a Kiev, definendoli “tentennamenti incomprensibili”.
L’ormai ex leghista, ancora, cita l’esperienza del Governo Draghi e punta il dito contro l'”atteggiamento dicotomico tra segreteria e delegazione al Governo”, che è arrivato “sino al punto di non pubblicizzare quasi le attività e i corposi provvedimenti varati dai nostri ministri, fino a partecipare, poi, alle manovre che hanno determinato la caduta del governo stesso”.
“Lascio la Lega – conclude Volpi nell’intervista – con la sofferenza di chi ha percepito un progressivo distacco, quasi un abbandono politico e personale, una impossibilità di poter dare un contributo. Lascio con la sensazione di chi sente di non far più parte di un progetto e non per propria scelta”.