Era uno dei più floridi e-commerce online, ma vendeva illegalmente droghe di ogni genere. E i promotori, con evidenti intenti di marketing, lo avevano battezzato in un modo decisamente originale: Berlusconi market. Poi sono arrivate le indagini (2019), il sito è stato chiuso, sono scattati i sequestri (droga, ma anche armi) e tre persone sono state (due condannate dal tribunale di Brescia in secondo grado). Ma ora l’operazione si è allargata.
Nelle scorse ore, infatti, il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza di Roma (con il coordinamento della Procura di Brescia) ha arrestato un altro uomo (un 60enne residente in Puglia) e perquisito cinque persone, di cui una residente nella nostra provincia. La loro posizione, ovviamente, si chiarirà dopo l’analisi dei materiali sequestrati.
Il dark web, lo ricordiamo, è un’infrastruttura in cui i siti hanno suffisso .onion e vi si accede soltanto tramite browser specifici (Tor). In questa “sotto-rete” molti hanno aperto siti per compiere qualsiasi tipo di illecito (dalla droga alla pedofilia, dagli omicidi su commissione al commercio di dati rubati, dalle armi ai vaccini e ai falsi green pass in tempi di Coronavirus) e le transazioni, per garantire l’anonimato a trafficanti e clienti, avvengono esclusivamente tramite criptovalute.