Edilizia scolastica, Alghisi: bene gli extrafondi Pnnr, ma bisogna agire contro il caro-prezzi

"La situazione indotta dall’aumento dei costi energetici e dei derivati del petrolio, si sta facendo sempre più drammatica e si aggiunge alle già gravose problematiche dei prezzi e del reperimento delle materie prime che sta paralizzando progressivamente i cantieri, nonché la volatilità delle tariffe di elettricità, gas e carburanti che rende insostenibile l'economia dei cantieri e dei trasporti"

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Il nuovo presidente della Provincia di Brescia Samuele Alghisi
Il nuovo presidente della Provincia di Brescia Samuele Alghisi

Il Presidente della Provincia di Brescia, Samuele Alghisi – con una nota – esprime soddisfazione per il Decreto Ministeriale che ha accolto le istanze giunte dalla Provincia di Brescia, incrementando del 10% i fondi PNNR per l’avvio di opere di riqualificazione e messa in sicurezza dell’edilizia scolastica. Ma chiede di intervenire il prima possibile sulla questione del caro-prezzi, che ha toccato anche il settore.

“Avevo scritto al Ministero Infrastrutture e Trasporti, Università e Ricerca, chiedendo di superare la richiesta di schede ed elenchi puntuali delle nuove opere presentate dagli Enti locali, preferendo la costituzione di un budget suddiviso proporzionalmente per ogni Ente con l’utilizzo dei parametri già utilizzati per la ripartizione delle somme finanziate, lasciando così alle singole istituzioni l’autonoma decisione di aggiornare i prezzi degli interventi programmati, attualizzandoli alle reali necessità, con conseguente adeguamento e ricalibratura degli stessi all’andamento del mercato, rendendoli così sostenibili per le imprese ed evitando di vanificare l’attuazione delle opere ricomprese nel P.N.R.R. Sono felice che il Ministero abbia accolto la nostra istanza, predisponendo nuove modalità di ripartizione dei finanziamenti P.N.R.R”.

Il Presidente Alghisi, raccogliendo le istanze che giungono dal mondo delle imprese, esprime però preoccupazione per il caro prezzi, che non ha ancora trovato risposte concrete. “La situazione indotta dall’aumento dei costi energetici e dei derivati del petrolio, anche a causa della crisi internazionale derivante dalla guerra in Ucraina – incalza – si sta facendo sempre più drammatica e si aggiunge alle già gravose problematiche dei prezzi delle materie prime, alla difficoltà nel loro reperimento, al fermo della catena di approvvigionamento che sta paralizzando progressivamente i cantieri, nonché la volatilità delle tariffe di elettricità, gas e carburanti che rende insostenibile l’economia dei cantieri e dei trasporti. Le imprese, grandi, medie o piccole che siano, non possono reggere un impatto così rapido e devastante mentre gli Enti Pubblici, dal canto loro, non possono far fronte alle tempistiche ristrette imposte dal P.N.R.R. Pertanto siamo a chiedere al nuovo Gvoerno l’approvazione, con apposito decreto, di un prezziario che ricomprenda tutti i materiali utilizzati in edilizia, che tenga conto dell’aumento dei costi di trasporto nonché delle varie tipologie dei materiali e delle lavorazioni che vengono praticate nei cantieri.

Tale listino di riferimento dovrebbe essere unico a livello nazionale e contenere una previsione di aumento dei prezzi compresa tra il 10 ed il 15% in forma orizzontale e omogenea.

“Un prezziario strutturato in questo modo – ha concluso Alghisi – ed esteso a tutti i materiali e a tutte le lavorazioni permetterebbe, in fase di redazione dei documenti contabili, di ottenere una forma implicita di compensazione con livellamento dei disvalori legati alle singole voci di costo così che quelle economicamente più remunerative possano colmare quelle che lo sono meno, in una circolarità interna volta a garantire un livello minimo di redditività dei fattori produttivi impiegati dall’operatore economico che vedrebbe così valorizzato il proprio lavoro in maniera equa. La definizione delle percentuali di incremento dei prezzi potrebbe scaturire da un’analisi degli elementi che compongono le singole lavorazioni, dalle difficoltà di reperimento e dai costi dei trasporti, rispecchiando l’attuale trend del mercato economico”.


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