Apertura sotto tono per la caccia in provincia di Brescia. Dopo la sentenza del Tar che di fatto ha rinviato al primo ottobre il via alla stagione venatoria (rinviando la migratoria), infatti, nelle campagne bresciane, sono arrivati alcuni segugisti alla ricerca di lepri. Poco più. Con due sanzioni comminate per esposizione di richiami di specie non consentite.
Numeri risibili rispetto alle 20mila autorizzazioni di caccia rilasciate nella leonessa (i capannisti sono 7mila). Ma, del resto, le specie di volatili cacciabili erano ridotte a due.
La sentenza del Tar, lo ricordiamo, ha rinviato per la Lombardia la possibilità di sparare a: acquatici, allodola, beccaccia, beccaccino, cesena, frullino, quaglia, tordo sassello e bottaccio. Prima di ottobre sono consentiti soltanto merli e colombacci.