Non ha commesso un omicidio. Il Gup, nella giornata di oggi, ha assolto Salvatore Spina dall’accusa di aver strangolato fino alla morte l’86enne Diva Borin.
La donna era stata trovata morta nella sua abitazione di via Ballini, a Urago Mella. Era il 2019: subito era emersa l’ipotesi che l’anziana fosse stata strangolata con un foulard e i sospetti erano caduti sul 37enne, che da tempo si prendeva cura di lei aiutandola con la spesa e con altre faccende pratiche.
Secondo gli investigatori il movente del presunto omicidio sarebbe stato da cercare nel fatto che la donna aveva nominato Spina (che prima del processo aveva rinunciato al lascito) tra i propri eredi.
L’accusa aveva chiesto per lui 14 anni e 4 mesi di carcere. Mentre la difesa – dopo aver scelto il rito abbreviato – aveva invocato l’assoluzione. Decisiva, per l’assoluzione di Spina, potrebbe essere stata la mancata coincidenza tra i tempi della morte della donna e la presenza in loco dell’uomo.