Scegliere il miglior prestito: 4 punti da considerare

Il web ha reso più semplici molte cose: fra queste anche la richiesta di un prestito. Ecco alcuni termini fondamentali attinenti al mondo dei finanziamenti da sapere per fare una scelta consapevole: tasso d’interesse, durata del piano di rateizzazione, copertura assicurativa e spese accessorie.

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Foto generica da Pixabay

Per scegliere il miglior prestito basta avere alcune conoscenze di base relative al mondo della finanza. Solo così sarà possibile comparare le condizioni e scegliere il prestito più conveniente. Ecco una piccola guida per saperne di più

Il web ha reso più semplici molte cose: fra queste anche la richiesta di un prestito. Ecco alcuni termini fondamentali attinenti al mondo dei finanziamenti da sapere per fare una scelta consapevole: tasso d’interesse, durata del piano di rateizzazione, copertura assicurativa e spese accessorie.

Tasso d’interesse: cos’è e quale scegliere

Il tasso di interesse equivale alla percentuale dell’interesse su un determinato prestito e quindi all’importo della remunerazione che spetta all’istituto di credito che ha finanziato il prestito. Il debitore dovrà quindi impegnarsi a pagare una somma di denaro leggermente maggiore a quella richiesta inizialmente.

Il tasso di interesse si basa su due statistiche specifiche, ovvero il TAN ed il TAEG. Il TAN è l’acronimo di Tasso Annuo Nominale ed è una stima che tiene conto degli interessi dovuti su un prestito in un anno. Il TAN si basa sugli interessi netti, e serve per capire qual è il costo reale del denaro. Il TAEG invece racchiude gli interessi del TAN e tutte le spese aggiuntive relative al prestito tra cui commissioni, spese d’istruttoria, assicurazioni. Nel caso in cui si voglia ricercare un prestito con tassi d’interesse convenienti online, le scelte utili e possibili sono diverse, tra cui Better Compared.

Piano di rateizzazione: come scegliere quello più conveniente

Quando si richiede un prestito, si consiglia di distribuire su più anni l’importo complessivo. Facendo così, le possibilità che l’istituto di credito accetti la richiesta di credito potrebbero aumentare. È giusto anche tener presente che le finanziarie considerano fondamentale la capacità di sostenere l’impegno economico che la persona intende assumersi. Si tratta, quindi, di una sorta di previsione che l’istituto di credito compie, esaminando principalmente il rapporto tra le rate pattuite ed il reddito percepito. Al fine di compiere tale previsione, l’ipotetica finanziaria controlla che la rata programmata non superi mai il 30% del reddito totale.

Quali sono le spese accessorie da considerare?

Le spese accessorie rappresentano i costi legati ai servizi necessari per la gestione del prestito e le principali possono essere:

  • Le spese di istruttoria
  • Le spese di incasso e gestione rata
  • L’imposta di bollo/sostitutiva sul contratto
  • Spese di chiusura della pratica
  • Il costo per le singole comunicazioni periodiche
  • Il costo di un’eventuale assicurazione

La copertura assicurativa: una tranquillità in più

A seconda del tipo di finanziaria le polizze assicurative vengono proposte con modalità differenti: la sottoscrizione può essere obbligatoria o facoltativa. La copertura assicurativa è un costo che va a incidere indubbiamente sul valore della rata, ma si consiglia di valutare l’assicurazione come un’opportunità di restituire le rate con la massima tranquillità. In caso di perdita del lavoro o di prematura scomparsa la polizza assicurativa rimborserà l’istituto di credito senza spese extra per il richiedente o per la sua famiglia.

 

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