Don Fabio Corazzina, questa mattina, è in piazza con i giovani del FridayForFuture. Ma a far discutere è sempre il caso della lettera pubblica di ammonimento diffusa dal vescovo dopo la messa in tenuta da ciclista tenuta dal sacerdote lo scorso 11 settembre, in occasione della manifestazione Per…corri la pace di Acli.
Tremolada, come noto, gli ha chiesto un gesto pubblico di riparazione. Una mossa che ha spinto molti a schierarsi pubblicamente con don Corazzina. Oltre che a lanciare una petizione in sua difesa – a promuoverla Laura Mentasti e Lara Clementi – che ha raccolto 1.071 adesioni in poche ore.
Dal canto suo il sacerdote non ha mai rilasciato dichiarazioni sull’accaduto (né chiesto scusa). Ma nelle scorse ore – a margine di un evento che si è tenuto a Fiumicello per raccontare l’esperienza dei progetti educativi in favore delle famiglie di Scampia – don Fabio ha fatto una precisazione. “Stiamo decidendo, insieme alle Acli, di chiudere questa situazione con una sera, un momento di riconciliazione, digiuno e silenzio per poi ripartire”, ha detto, secondo quanto ripotato dall’edizione odierna di Bresciaoggi. Resta da capire se il gesto sarà sufficiente a soddisfare le richieste del vescovo, a cui – come noto – tutti i sacerdoti sono legati a doveri di obbedienza.
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