“Il cibo sintetico è un pericolo, sia sotto il profilo economico che della sicurezza alimentare. Dobbiamo difendere le filiere agricole e zootecniche altrimenti si apre il mercato agli alimenti creati in laboratorio e finanziati da grandi fondi di investimento. Il cibo italiano è sinonimo di qualità e distintività, è fonte di turismo, è tutela ambientale e del territorio. Latte, pesce e carne sintetici sono l’esatto opposto e i dati dimostrano come siano ancora più inquinanti rispetto alle filiere tradizionali”.
Lo ha detto l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi che ha annunciato l’adesione alla petizione mondiale per fermare lo sbarco a tavola del cibo sintetico, promossa oggi al villaggio Coldiretti di Milano da World Farmers Markets Coalition, World Farmers Organization, Farm Europe, Coldiretti e Filiera Italia.
Nella nostra regione – ha ricordato l’assessore Rolfi – si alleva oltre il 50% dei suini italiani, il 25% dei bovini da carne, e si produce il 45% del latte italiano.
“Uno dei temi cardine di questa fase storica e politica deve essere la sovranità alimentare. Per aumentare la produzione razionalizzando le risorse è necessario investire in innovazione a 360 gradi, sotto il profilo dei mezzi, delle tecniche e in campo genetico. L’agricoltura italiana è la più sostenibile al mondo sotto il profilo ambientale e ha già raggiunto alcuni obiettivi indicati dalla ‘Farm to fork’. Dobbiamo promuovere le nostre eccellenze” conclude l’assessore.