Elezioni in provincia, il centrodestra: legge demenziale, ma è mancata volontà politica

"Ci chiediamo anche come possa ritenersi valido l’operato di un ente che ha il suo presidente ormai scaduto"

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I banchi della minoranza in Provincia, foto da ufficio stampa

“Prendiamo atto che la decisione del presidente Alghisi in merito alla convocazione delle elezioni provinciali per il Presidente è stata unilaterale e molto chiara: escludere a priori la stragrande maggioranza dei sindaci bresciani da tale prossima competizione elettorale”. A dirlo – in una nota dal titolo “Alghisi decreta esclusione 70% sindaci, legge demenziale ma è mancata volontà politica di trovare soluzione inclusiva” – sono i consiglieri provinciali dei gruppi di centrodestra e le segreterie politiche della coalizione, che criticano duramente la scelta del presidente uscente di rimandare il voto a gennaio. 

“Alla nostra interrogazione – incalzano i consiglieri di opposizione – è stato risposto che tale tornata elettorale ricadrà sicuramente oltre novembre, depennando di fatto la stragrande maggioranza dei sindaci bresciani a prescindere dagli schieramenti politici. Se andiamo a sommare il numero dei sindaci che erano già automaticamente esclusi per via di una scadenza a brevissimo termine con quelli esclusi dalla decisione di Alghisi, di fatto per le prossime elezioni provinciali la scelta escluderà in automatico oltre l’80% degli attuali papabili candidati. Una scelta assolutamente legittima, sia chiaro – precisano – ma che comunque ci vede totalmente contrari. Come forze politiche e gruppi di centrodestra abbiamo scelto di sollevare il tema in consiglio provinciale non con l’intento di voler fare polemica ma con la limpida e trasparente volontà di un chiarimento e di una scelta che auspicavamo fosse il più possibile inclusiva”.

“Dobbiamo invece e purtroppo constatare – attaccano ancora i consiglieri di centrodestra – che la scelta della sinistra alla guida dell’istituzione provinciale è stata quella di escludere aprioristicamente decine di primi cittadini a di ogni schieramento: centrodestra, centrosinistra e civici. Le stesse motivazioni espresse dal presidente Alghisi per avvalorare questa sua scelta non possono che farci storcere il naso: ci è stato detto che per convocarle c’era poco tempo ma noi abbiamo sollevato questo tema ancora il mese scorso, ci è stato detto che anche nella precedente tornata per il Presidente il numero di candidati era esiguo ma riteniamo che perseverare nell’errore sei una scelta completamente sbagliata, ci è stato detto anche che l’attuale amministrazione intende concludere il lavoro svolto su questioni importanti come il ciclo idrico ma in primis ci domandiamo perché per concludere un lavoro di quattro anni servano in sordina gli ultimi mesi di mandato e a questo punto ci chiediamo anche come possa ritenersi valido l’operato di un ente che ha il suo presidente ormai scaduto. Il dato è uno – concludono – pur consapevoli che la legge presenta delle storture evidenti, resta evidente agli occhi di tutti che da parte della sinistra alla guida della Provincia è mancata la volontà politica di porvi rimedio”.

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