Le indagini sono ancora in corso, ma al momento sono quattro i cittadini di origine straniera ritenuti responsabili di rapine e furti commessi alla fine del mese di settembre ai danni di alcuni giovani. Gli indagati avrebbero tentato, con violenza, di derubare due giovani nel centro di Piacenza: nel mirino – lo comunica una nota della Polizia – preziosi orologi di marca Rolex.
All’arrivo degli agenti della Polizia di Piacenza subito dopo il tentativo di rapina il gruppo si era dileguato, ma i poliziotti erano riusciti a individuare uno dei quattro, un trentenne, prima fermato e in seguito all’udienza di convalida, in assenza di ulteriori elementi che provassero il suo coinvolgimento, rimesso in libertà. La Squadra Mobile della Questura aveva dunque avviato, con il coordinamento della Procura locale, una dettagliata attività di raccolta ed analisi dei filmati di videosorveglianza della zona, beccando i quattro nuovamente in azione qualche giorno dopo il primo evento. Le verifiche hanno consentito di accertare che due soggetti del gruppo, entrambi di circa 24 anni, non erano in possesso di permesso di soggiorno e oltre a essere stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria per le tentate rapine del sabato precedente, sono stati indagati per tentato furto. Inoltre uno dei due avrebbe dichiarato di essere minorenne, ma l’esame svolto in ospedale lo avrebbe smentito e il giovane sarebbe stato denunciato per false attestazioni a pubblico ufficiale. Nell’appartamento del trentenne indagato per primo, dove pare avessero trovato accoglienza gli altri tre cittadini stranieri – secondo la comunicazione della polizia provenienti dalla Spagna – è stato rinvenuto un discreto quantitativo di marijuana.
“L’operazione in questione, svolta in profonda sinergia tra la Squadra Mobile e la Squadra Volante e sotto il costante coordinamento dell’Autorità Giudiziaria, ha permesso – si legge nella comunicazione della questura di Piacenza – di bloccare rapidamente l’escalation criminale di un gruppo altamente specializzato nella sottrazione dei beni di pregio, con provvedimenti di custodia in carcere o l’espulsione di tutti i membri della rete criminale.”