I continui problemi del servizio di trasporto ferroviario lombardo arrivano nuovamente in Regione. Martedì, infatti, il consiglio discuterà l’interrogazione del consigliere cinquestelle Verni, che porterà in aula la voce dei 29mila firmatari della petizione con cui si chiede al Pirellone un cambio di rotta.
“L’altissimo numero di firme raccolte – sottolinea Verni _ testimonia la necessità ed urgenza di un cambio di rotta nel servizio ferroviario, massacrato da continui guasti, l’ultimo al passante verso il sud ovest di Regione, ritardi, soppressioni di corse, disservizi. Come ogni pendolare sa bene, in molti giorni prendere il treno in orario è come giocare un terno al lotto. Di fronte al silenzio delle Istituzioni regionali, a partire dall’Assessore Terzi – continua – i proponenti la petizione hanno lanciato un pubblico appello al Presidente Fontana per un incontro nel quale consegnargli le 29 mila firme raccolte. La mia interrogazione è quindi a supporto di tale istanza”.
L’esponente del M5S, inoltre, sottolinea che già un mese fa aveva sollecitato la Regione “a convocare nuovamente – sono al palo dal novembre 2019 – i Tavoli di quadrante del trasporto pubblico locale, dove siedono anche i Comitati e le Associazioni di viaggiatori e pendolari, ricevendo dall’Assessore Terzi un inspiegabile dissenso. Secondo le pubbliche dichiarazioni dell’Assessore Terzi, i comitati e le associazioni che siedono a questi tavoli non sarebbero formalmente rappresentativi dell’utenza, quando, invece, la loro legittimità è riconosciuta anche dall’art.28 del Contratto di Servizio stipulato con Trenord”.
“Nel Consiglio di martedì prossimo – conclude Verni – chiederò all’Assessore e al Presidente Fontana se ritengano rappresentativi dell’utenza e quindi meritevoli di un incontro dove portare le loro istanze, i 29 mila firmatari della petizione”.