“Piccola Doc, grandi vini”: Capriano del Colle festeggia i riconoscimenti ottenuti

Il sindaco: "Questi risultati ci permettono di avvicinarci sempre di più alla definizione del grande progetto e sogno dell'amministrazione: Capriano del Colle Borgo Enogastronomico Città del Vino"

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Capriano del Colle celebra i suoi vini, foto da ufficio stampa

Dai Tre Bicchieri Gambero Rosso, al concorso WOW di Civiltà del Bere, fino al Wine Hunter Award. Al volgere della fine dell’anno 2022, si tirano le somme di una annata molto complessa in campo, ma dai grandi risultati nel calice: Guide e concorsi enologici infatti hanno premiato il grande potenziale dei vini della piccola Doc Capriano del Colle.

Per questo il sindaco Stefano Sala e l’amministrazione comunale hanno organizzato ieri una cena di gala all’interno dello storico Palazzo Bocca, sede del Comune: anzi, del principale comune della Doc Capriano del Colle, da cui appunto trae il nome.

Capriano del Colle vanta una storia secolare di produzione vinicola (già l’agronomo rinascimentale Agostino Gallo raccontava delle coltivazioni a vite sul territorio del Montenetto). Nel corso del tempo questa è sempre stata legata a un consumo strettamente agricolo e territoriale, ma negli ultimi anni le famiglie, lentamente trasformatesi in cantine, che popolano il territorio tendono sempre più a un legame e una espressione che permetta di raccontare questa storia tramite il prodotto principe dell’area del Montenetto: il vino.

L’occasione di ieri ha celebrato gli ultimi riconoscimenti ottenuti: il premio Tre Bicchieri Gambero Rosso 2023 ottenuto dal vino “Fausto” Capriano del Colle DOC bianco 2021 di Lazzari, il premio Gold di The Wine Hunter per il vino “Otten3” Capriano del Colle DOC bianco superiore 2018 di San Michele-Danesi, l’Oro al concorso WOW di Civiltà del Bere per il vino “Montebruciato” Capriano del Colle DOC rosso riserva 2019 di Tenuta La Vigna -Anna Botti e l’Argento al concorso WOW di Civiltà del Bere per il vino rosso “La Bella” 2017 di Paolo Peroni.

“Siamo estremamente fieri degli eccellenti risultati ottenuti dai nostri vini – ha detto Sala – Per il nostro territorio il vino rappresenta la nostra secolare identità culturale, non è quindi esclusivamente un semplice prodotto, ma un simbolo e una bandiera che permette al territorio e ai cittadini di identificarsi in esso. Questi risultati ci permettono di avvicinarci sempre di più alla definizione del grande progetto e sogno dell’amministrazione: Capriano del Colle Borgo Enogastronomico Città del Vino. Un progetto condiviso e sostenuto da Regione Lombardia, nella persona dell’amico Assessore all’agricoltura, alimentazione e sistemi verdi Fabio Rolfi, e dall’associazione Colli dei Longobardi strada del vino e dei sapori, nella persona dell’amico Flavio Bonardi, ai quali rivolgo un particolare ringraziamento”.

Capriano del Colle celebra i suoi vini, foto da ufficio stampa


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