Centoquarantuno denunce e un arresto in un mese: è l’esito dell’operazione antibracconaggio condotta dai carabinieri forestali della Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in danno degli Animali nel Bresciano.
Si tratta nella maggior parte dei casi di cacciatori beccati con richiami illegali e persino vivi utilizzati per uccidere esemplari di specie protette.
Le attività dei forestali hanno consentito di fermare allevatori abusivi e bracconieri che avevano realizzato sui terreni di loro pertinenza roccoli seminascosti utili alla cattura di avifauna migratoria viva con decine di animali da richiamo pronti per essere immessi sul mercato nero. Diversi i casi recidivi che, uniti ai numeri che danno conto del fenomeno, testimoniano, purtroppo, l’indifferenza nei confronti delle regole del settore e della tutela degli animali.