Il monastero di San Pietro in Lamosa, Fondazione cluniacense che sorge sul Sebino nei pressi della riserva naturale delle Torbiere a Provaglio d’Iseo, si candida per diventare Patrimonio mondiale dell’Unesco.
La proposta giunge dalla Fesc, la Federazione europea dei siti cluniacensi, che oltre al monastero di San Pietro in Lamosa inserisce tra le candidature quelle di altri 200 siti di 7 Nazioni. L’iniziativa non è una novità – il percorso sarebbe infatti iniziato secondo quanto riporta Prima Brescia nel 2017 – ma casca a pennello dato l’avvicinarsi di Bergamo Brescia Capitale della cultura 2023, progetto ormai prossimo alla partenza. Si tratterebbe infatti di un riconoscimento capace di valorizzarne la bellezza e l’importanza storico artistica, apportando una crescita del flusso turistico proveniente anche dall’estero.