🔴 Il 2022 di Poliambulanza: sono 86.000 persone accolte al Pronto soccorso

Sono 2.702 i nuovi nati nel 2022, di cui 285 i bambini ricoverati e curati in Terapia intensiva neonatale

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L'ingresso dell'ospedale Poliambulanza di Brescia
L'ingresso dell'ospedale Poliambulanza di Brescia
Fondazione Poliambulanza, a venticinque anni dall’inaugurazione della sua sede di via Bissolati a Brescia, continua a esprimere l’anima no profit. La struttura offre ai concittadini e a molti pazienti provenienti dalle altre province lombarde, oltre che da fuori regione, una serie di servizi di alto valore medico e sociale: il Pronto soccorso, l’Area materno-infantile, l’Area oncologica, con specializzazione nei tumori della mammella, dell’area epatobiliopancreatica, dell’area urologica, del colon retto, dell’area ginecologica e dell’area neurochirurgica.
Anche nel 2022 confermato primo presidio a livello regionale per numero di accessi, il
Pronto soccorso di Fondazione Poliambulanza è un DEA di II livello, che ha accolto oltre 86.000 persone, di cui 2.145 in codice rosso. I pazienti trattati in Stroke Unit sono stati 360 e per infarto 400. Il 90% dei posti letto dell’area medica vengono occupati dai pazienti provenienti dal Pronto soccorso.
L’Area materno-infantile, comprende un percorso complessivo composto da Ginecologia, Ostetricia, Punto nascita, Terapia intensiva neonatale, Pediatria e consultori CIDAF che, tra i vari servizi, offrono supporto ai neogenitori. Sono 2.702 i nuovi nati nel 2022, di cui 285 i
bambini ricoverati e curati in Terapia intensiva neonatale.
Il percorso oncologico inizia con la prevenzione. Fondazione Poliambulanza ha eseguito per ATS 1.485 colonscopie per positività allo screening del sangue occulto nelle feci, 8.200 mammografie in screening senologico, segnando un incremento del 45% rispetto all’anno precedente. L’approccio multidisciplinare maturato in Poliambulanza indirizza il paziente, secondo i protocolli internazionali verso il percorso terapeutico più opportuno, che può prevedere l’intervento chirurgico – sono stati 1.950 nel 2022 – i cicli chemioterapici e il trattamento radioterapico. I pazienti sottoposti a radioterapia nel 2022 sono stati 820, il 9% in più rispetto al 2021. Nell’approccio multidisciplinare si prevedono sia il supporto psicologico, sia la riabilitazione fisica, il percorso di follow-up oltre alla costante collaborazione con le associazioni dei pazienti. Laddove necessario accompagnare il paziente fino alle cure palliative, è attiva la collaborazione con l’Hospice di Domus Salutis della Fondazione Teresa Camplani,
A fronte di un consistente numero di pazienti sottoposti a intervento chirurgico per patologie oncologiche, oltre 1400 casi, per Poliambulanza è motivo di grande soddisfazione essere annoverata da Regione Lombardia in prima linea nell’assicurare le corrette tempistiche dell’intervento, nel pieno rispetto delle indicazioni cliniche.
Merita una particolare menzione l’anatomia patologica che, grazie ad un processo di riorganizzazione, assicura il pieno rispetto dei tempi di attesa sulle refertazioni. Inoltre ad ottobre è stato implementato il laboratorio di biologia molecolare che offre il sequenziamento genetico di nuova generazione (NGS), un passo importante nella cura oncologica verso la medicina personalizzata con la prescrizione di farmaci a bersaglio molecolare.
La Formazione è da sempre un tema fondamentale per il nostro ospedale. Grazie alla partnership con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, nel 2022 si sono laureati in Poliambulanza 50 nuovi infermieri, di cui 37 assunti poi nella struttura. I master proposti da Poliambulanza sono 6, più di 80 specializzandi frequentano i nostri reparti, abbiamo attivi 5 corsi di specializzazione e a breve prenderà avvio il nuovo corso di laurea magistrale in Biologia, finalizzato alla medicina rigenerativa” – spiega il presidente Mario Taccolini. Inoltre, nel 2022 SFERA, Scuola di Alta Formazione e di Ricerca, ha curato 298 eventi, di cui 64 aperti agli esterni, diventando anche sede CPR ASA a Salò e occupandosi della formazione degli OSS. Con viva riconoscenza concludiamo questo anno nel segno della tradizione e dell’innovazione” – prosegue il Presidente Prof. Mario Taccolini.
Fondazione Poliambulanza è attenta anche alla ricerca. Il Centro di Ricerca M. Eugenia Menni, dal 2002 al 2022, ha realizzato 37 progetti finanziati da enti nazionali e internazionali, 14 libri e capitoli di libri, 180 pubblicazioni e abstract, 148 invited lectures, oltre 160 abstract con presentazione a congressi per lo più internazionali (90%) e 2 brevetti.
Nel 2022 Poliambulanza ha prodotto oltre 300 pubblicazioni scientifiche, con un impact factor grezzo di 1.500. Reparti come l’Oncologia, la Chirurgia generale, l’Area cardiovascolare e l’Endoscopia digestiva rappresentano i settori trainanti dell’attività di ricerca e delle pubblicazioni scientifiche, a cui si è aggiunto, quest’anno, anche il settore dell’Anatomia patologica. Una spinta alla attività di ricerca che, da quest’anno, è coordinata dal neo costituito Ufficio Ricerca e Trials Clinici per il supporto e la gestione di collaborazioni con altre realtà, in particolare con lo IUSS di Pavia, e di progetti finanziati da bandi quali, per esempio, quello del valore di € 600.000 assegnato dall’AIRC, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.
“L’attualità di Poliambulanza – conclude il Direttore Generale Alessandro Triboldi – emerge dalla sua storia: 25 anni di crescita. Il primo settembre 1997 nella struttura operavano 581 persone, a dicembre 2022 sono diventate 2.042. Da 313 posti letto a 650. Nel 2022 traguarderemo oltre 450.000 accessi ambulatoriali, circa 20.000 interventi chirurgici e 30.000 ricoveri. Si conclude un anno particolarmente impegnativo che segna una crescita importante rispetto all’era ante-Covid sia dal punto di vista del numero di pazienti presi in carico, sia dal punto di vista qualitativo essendo aumentata la complessità delle patologie trattate. Abbiamo risposto anche alla richiesta di ATS di incremento delle prestazioni nella seconda parte dell’anno su specifici interventi di chirurgia non oncologica con un incremento del 7,5% dei casi trattati per lo più in orari extra. Grazie a tutti i collaboratori per lo straordinario risultato, un contributo magari non risolutivo, ma che ha consentito di dare risposta a pazienti in lista d’attesa”.


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