Le elezioni comunali del prossimo anno si avvicinano. E il centrosinistra sembra sempre più nel caos.
Al momento, come noto, i candidati sono tre, quelli i cui nomi sono stati fatti mesi fa dal sindaco Emilio Del Bono: Valter Muchetti, Federico Manzoni e Laura Castelletti (con quest’ultima in testa al gradimento del proponente). L’assemblea pd, al termine di una lunga contesa, ha confermato la proposta dei nomi di entrambi agli alleati. Ma con la Castelletti – che con l’elezione di Del Bono reggerà la Loggia per qualche mese – si sono schierati quasi diversi “cespugli”, a partire da socialisti, Azione e Sinistra (che hanno minacciato la corsa in solitaria in caso di proposte alternative). Mentre Italia Viva (che a più riprese ha paventato l’ipotesi di presentarsi da sola al primo turno) e civica delboniana hanno invitato il Pd a fare il nome (Iv ha anche ribadito la preferenza per Manzoni).
In questo quadro, nelle ultime settimane, sono cresciute le azioni di Castelletti. Fino alle scorse ore, quando, Manzoni e Muchetti – per la prima volta compatti – hanno chiesto pubblicamente le primarie (a cui la vicesindaco avrebbe sempre detto no), suscitando il netto no del fronte pro Castelletti, ma anche i mal di pancia di parte del Pd. I segretari cittadino e provinciale, infatti, hanno firmato una nota molto critica sulla proposta, e Bragaglio – dopo aver messo in dubbio la legittimità formale delle primarie – si è spinto oltre: “Fabio Rolfi ancora ringrazia – ha scritto su Facebook – Per facilitargli tale compito gli invierei gli indirizzi dei dirigenti del Pd bresciano che, da più d’un anno a questa parte, meritano questo suo grato e riconoscente pensiero natalizio per la Loggia”.
Di certo l’impasse, stavolta, è davvero significativo e non sembra possibile uscirne a breve se non con il passo indietro di alcuni dei contendenti o con la decisione di Del Bono di “imporsi” pubblicamente. Il rischio – oggi reale – è quello che l’alleanza non si presenti compatta al voto.