Desenzano, non si placa la polemica per le nuove scuole al Parco del laghetto

A Capdanno, nell'area del cantiere sono comparsi scritte e striscioni ("Verde, no cemento", "Qui parco, no scuola", "Malinverno vergogna") anonimi contro le nuove scuole.

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Guido Malinverno
Guido Malinverno, foto da profilo ufficiale

Continuano a Desenzano le polemiche per la nuova scuola voluta dall’amministrazione nell’area adiacente al parco del Laghetto, di fronte al Penny Market. Un progetto duramente contestato dalle minoranze, che hanno raccolto migliaia di firme parlando di localizzazione sbagliata perché “al confine del bacino di utenza, troppo vicino all’altra scuola media, in un’area angusta e in zona già troppo trafficata”.

Nella notte di Capdanno, poi, sull’area del cantiere sono comparsi striscioni e scritte (“Verde, no cemento”, “Qui parco, no scuola”, “Malinverno vergogna”) anonimi contro le nuove scuole. Ovviamente subito rimossi dagli operai.

Il progetto, lo ricordiamo, vale 12 milioni di euro (finanziati per l’80% da Regione e Pnnr) e andrà a rimpiazzare il vecchio edificio che attualmente ospita le medie Catullo. La collocazione, secondo l’amministrazione, è strategica vista la difficoltà di reperire altre aree compatibili e i tempi stretti per accedere ai finanziamenti.


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