Oltre mezzo secolo di carcere. E’ questa la pena complessiva che la Procura di Brescia ha chiesto per sette persone finite a processo con rito abbreviato con l’accusa di aver detenuto armi e ordigni a scopi criminali.
Stando alla ricostruzione, infatti, i sette – accusati, a vario titolo, di ricettazione e detenzione di armi da guerra – avrebbero avuto nelle loro disponibilità anche due bombe a mano e una pistola: con questi avrebbero dovuto mettere a tacere per sempre un ex affiliato al sodalizio criminale, collaboratore di giustizia, che stava creando non pochi problemi al clan ‘ndranghetista Crea di Rizziconi.
Il gip ha aggiornato il processo all’8 febbraio, quando dovrebbe arrivare la sentenza. Due degli accusati sono a processo anche ad Ancona per l’omicidio di Marcello Bruzzese, fratello di un collaboratore di giustizia, avvenuto a Pesaro il 25 dicembre del 2018.