Sono 18 le persone destinatarie di ordinanze di custodia cautelare nell’ambito dell’Indagine Sisma, condotta dalla Procura e e dalla Polizia di Stato di Padova, che ha portato a perquisizioni anche nel Bresciano.
Le persone indagate (di cui tre in carcere e due ai domiciliari) sono residenti nelle province di Padova, Udine, Rimini, Venezia, Trieste, Gorizia, e Milano. L’accusa è quella di far parte di un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di droga, che muoveva importanti quantità di hashish, cocaina e marijuana nel Nord Italia: ben 47 i chili di sostanza stupefacente sequestrati (sul mercato avrebbe fruttato 7 milioni), ma quella movimentata accertata supera i 100.
Tutto sarebbe partito da un’intercettazione telefonica in cui due 33enni stavano discutendo dell’acquisto di un chilo di cocaina. La trattativa era sfumata e i due si erano rivolti a un 42enne (titolare di una ditta nel Padovano), che si era detto pronto a fornire la droga richiesta. Quindi i due si erano messi alla ricerca di un corriere fidato, ma – nell’aprile del 2021 – il 21enne rumeno individuato era stato fermato dalla Polizia sulla A22 con mezzo chilo di coca sotto al sedile. A maggio un altro corriere era stato fermato con 40mila euro (denaro che sarebbe il provento della cessione di tre chili di coca). Mentre 10 chili erano stati sequestrati a dicembre in un garage milanese.
Dalle intercettazioni è emerso anche che due dei componenti del gruppo stavano trattando l’acquisto di 100 chili di coca con i fornitori del centro America, che poi sarebbero arrivati in Italia attraverso il Belgio.
Tre degli indagati sono accusati anche di tentato omicidio e porto illegale di armi da fuoco, in relazione ad una sparatoria avvenuta ad Ibiza nel giugno del 2021, in cui rimase gravemente ferito uno chef campano.