Nuova stangata in arrivo per 17mila famiglie bresciane che si avvalgono di colf e badanti regolarmente assunte. Con il rinnovo del contratto nazionale, infatti, da questo mese chi ha una collaboratrice in regola dovrà pagare qualcosa in più.
Nella nostra provincia, come detto, nel 2021 i contratti di lavoro domestico attivi erano oltre 17mila e di questi circa 12mila riguardano le badanti.
L’adeguamento all’inflazione riguarda in particolare le lavoratrici che seguono gli anziani, solitamente pagate al minimo retributivo. Con il nuovo calcolo, infatti, dal prossimo mese una badante che percepiva 1026,34 euro ne riceverebbe 1120,76: 94 in più. Ma a questa cifra – come evidenzia il calcolo dell’Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico – va sommato l’aumento dei contributi, che porterà il costo totale annuo da 17.177 a 18.752 euro: 1.575 euro in più.
Un incremento che rischia di mettere in difficoltà molte famiglie, spingendole verso il nero (che già oggi, a livello nazionale, vale il 50 per cento del settore). Ricordiamo che l’assegno per un anziano non autosufficiente, nel 2022, ammontava a 527 euro per 12 mensilità e che le case di riposo – oltre ad avere pochi posti disponibili – stanno conoscendo aumenti delle rette ancora maggiori.