🟢 Brescia capitale della cultura: in dieci giorni 16.825 persone ai musei

Numeri a cui aggiungere le 17.681 persone che in questi 10 giorni sono salite al Castello di Brescia Falcone d’Italia, gestito dalla stessa Brescia Musei. Un risultato che quintuplica l’affluenza ai Musei registrata nella stessa decade 2022, quando dal 21 al 30 gennaio, furono 3.535 i partecipanti alle proposte culturali di Brescia Musei

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La pinacoteca di Brescia
La pinacoteca di Brescia

Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei inaugurano l’anno di Brescia Capitale con uno straordinario successo di pubblico per i numerosi progetti che hanno pervaso i luoghi della cultura della città, emozionando e conquistando i bresciani alla scoperta del proprio, unico, patrimonio culturale.

10 giorni, da venerdì 20 a domenica 29 gennaio, in cui la cultura è stata protagonista, in tutte le sue declinazioni, e che Fondazione Brescia Musei ha celebrato con importanti appuntamenti. 16.825 sono stati complessivamente i visitatori che hanno fruito dei Musei della città, e che, insieme agli spettatori, che sono tornati ad animare la sala cinematografica del Nuovo Eden, portano a quasi 20.000 il numero di persone che hanno goduto delle proposte culturali di Fondazione Brescia Musei. Un numero straordinario, a cui aggiungere le 17.681 persone che in questi 10 giorni sono salite al Castello di Brescia Falcone d’Italia, gestito dalla stessa Brescia Musei. Un risultato che quintuplica l’affluenza ai Musei registrata nella stessa decade 2022, quando dal 21 al 30 gennaio, furono 3.535 i partecipanti alle proposte culturali di Brescia Musei.

“I primi 10 giorni della Capitale italiana della Cultura nei siti gestiti dalla Fondazione Brescia Musei, dunque i cinque Musei, il Castello e il cinema Nuovo Eden – sottolinea in una nota Francesca Bazoli, presidente Fondazione Brescia Musei – sono stati un successo di inaspettate dimensioni. La comunità ha riscoperto il proprio nuovo Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia, riallestito secondo canoni completamente innovativi e riaperto come eredità della città per la Capitale della Cultura. La festa della giornata dei Musei, con presenze nell’ordine dei diecimila visitatori ci dice quanto la comunità riconduca ormai il concetto di cultura a quello di patrimonio identitario: motivo per cui la Fondazione con il Comune ha varato l’innovativa politica, osservata con grande interesse da tutta Italia, della gratuità museale per tutti i cittadini. Un grande risultato nel suo complesso, esito del lavoro di una squadra rodata per rendere la cultura e il patrimonio strumento e fattore di sviluppo in tutti i campi”.

Le celebrazioni sono iniziate lo scorso venerdì 20 febbraio con l’apertura al pubblico della rinnovata sala del Nuovo Eden, un momento molto atteso dagli amanti della settima arte e dagli affezionati spettatori della sala di via Nino Bixio, che ha riaperto con una programmazione potenziata grazie alla nuova sala di proiezione e che in 10 giorni ha permesso di raddoppiare l’offerta del cartellone: 13 i film proposti, 52 le repliche organizzate, per un totale di 2.955 spettatori in sala. Un segnale di ripartenza importante per l’art house cittadina dopo quattro mesi di stop dovuto ai lavori, festeggiato anche con la ripresa delle proiezioni dedicate alle scuole: 5 le scuole che in soli 10 giorni sono tornate a occupare le poltrone rosse di via Nino Bixio, 2 i titoli proposti, 832 i ragazzi che hanno vissuto la magia della visione di un film nella sala rinnovata.

Straordinario anche il successo di domenica 22 gennaio per la festa dei musei della città: una giornata indimenticabile, anticipata dalla magica Notte in Pinacoteca Tosio Martinengo a cui hanno partecipato 77 bambini con tanto di pigiama e sacco a pelo (12 in lista d’attesa per un evento che verrà necessariamente replicato a breve) e che ha preso il via con le due inaugurazioni della sala cinematografica Nuovo Eden e del nuovo allestimento della sezione dell’Età romana. La città del Museo di Santa Giulia. Una kermesse che è proseguita a passo di danza, in un susseguirsi di appuntamenti, nei luoghi più suggestivi della città, dal Capitolium alla Pinacoteca Tosio Martinengo, in una lettura dell’antico attraverso la lente della danza contemporanea. 9.092 coloro che sono entrati nei musei della città – Museo di Santa Giulia, Brixia. Parco archeologico di Brescia romana, Pinacoteca Tosio Martinengo, Museo delle Armi “Luigi Marzoli” – aperti per l’occasione dalle 10 alle 21. Un numero incredibile che segna inequivocabilmente come i luoghi di cultura vengano identificati dalla comunità come luoghi identitari, di cui sentirsi orgogliosi sostenitori, parte del patrimonio di ciascuno.

Una conferma che arriva anche dall’eccezionale dato di coloro che dal 24 al 29 gennaio hanno approfittato della gratuità per tutti i cittadini residenti in città che Fondazione Brescia Musei e Comune di Brescia hanno voluto introdurre per l’anno di Capitale della Cultura: 538 sono stati coloro che da subito hanno approfittato di questa grande opportunità, per scoprire o riscoprire le collezioni urbane.

“Non capita tutti i giorni – commenta Stefano Karadjov, Direttore Fondazione Brescia Musei – di vivere dieci giorni esaltanti come i primi di Capitale Italiana della Cultura. Per noi di Fondazione Brescia Musei sono stati il traguardo di un lavoro quantomeno biennale, avviato nei primi giorni dopo l’assegnazione del titolo di Capitale Cultura, con l’obiettivo di realizzare entro i giorni dell’avvio della kermesse tre strategici programmi di rinnovamento museale e monumentale: è per questo che la riqualificazione del cinema Nuovo Eden, il riallestimento della sezione dedicata all’età romana del Museo di Santa Giulia e soprattutto l’inaugurazione del Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia, ci riempiono di orgoglio e di soddisfazione per un processo che è nello stesso tempo un traguardo, ma un punto di partenza per lo sviluppo negli anni futuri di un sistema museale ormai fortemente reintegrato in tutte le sue sedi, e capace di elevarsi per qualità e struttura della programmazione a livello dei grandi poli internazionali”.

La ricca programmazione e le novità che Fondazione Brescia Musei ha organizzato nei primi 10 giorni di Capitale Cultura è stata motivo di grande attrattività e richiamo tuttavia anche per un pubblico extra cittadino: 1.252, infatti, sono stati coloro che dal 24 al 29 gennaio hanno acquistato il Biglietto UNESCO, attivato da Brescia Musei nell’ottica di una maggiore integrazione e semplificazione dell’accesso ai siti museali.

223 i bresciani, che, da tutta la provincia, venerdì 20 e venerdì 27 gennaio hanno approfittato delle ultime occasioni per ammirare gratuitamente la mostra La città del Leone. Brescia nell’età dei comuni e delle signorie, chiusa definitivamente ieri con 4.249 visitatori negli ultimi 10 giorni (26.580 dall’apertura lo scorso 28 ottobre).

Ultimo, ma solo in ordine cronologico, il nuovo Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia, protagonista indiscusso del week end appena concluso: due giorni di celebrazioni, iniziate con la presentazione istituzionale sabato mattina a Palazzo Loggia e l’opening ufficiale del Museo, una festa che è proseguita fino a ieri sera, tra djset, incursioni teatrali, cori e uno speciale set fotografico interattivo per un totale di 2.221 visitatori che hanno visitato il Museo, oltre alle diverse centinaia che hanno partecipato all’opening sabato mattina, risalendo le pendici del colle Cidneo per immergersi nel nuovo spazio culturale, rinnovato nei contenuti e nell’allestimento, così restituito alla città.


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