Gentile direttore,
Il 19 gennaio scorso la mia curante mi prescrive di eseguire una colonscopia con esame istologico, programmabile, dunque da effettuarsi entro 120 giorni secondo la normativa vigente, cioè entro il 18 maggio 2023. Fiduciosa, cerco di prenotare direttamente dal mio fascicolo sanitario online: nessuna disponibilità nelle strutture pubbliche prima del mese di luglio 2023 e nessuna disponibilità a Brescia, città in cui risiedo. Opto dunque per una struttura privata convenzionata, l’istituto clinico Sant’Anna del gruppo San Donato, non lontano dalla mia abitazione, il che è un indiscutibile punto a favore, visto che devo recarmi da sola a sottopormi all’esame e non è consigliabile guidare dopo lo stesso, in particolare su lunghe distanze.
Nel sito della struttura compilo il modulo di prenotazione online per essere richiamata per fissare la data dell’appuntamento. Mi è richiesto di inserire la fascia oraria nella quale preferisco essere contattata, barro la casella dalle 12 alle 13, ma nella conferma di ricevuta richiesta mi si informa che la mia scelta è puramente indicativa e riceverò dunque una chiamata tra le 8.30 e le 16.30. Mi sfugge la ratio, ma ricevo dopo un paio di giorni una telefonata in cui mi si invita a riproporre la richiesta di prenotazione dopo una settimana, poiché non vi sono date disponibili per l’esame richiesto. Con pazienza, compilo nuovamente il modulo online il 28 gennaio e il 30 gennaio un’operatrice della struttura mi chiama per comunicarmi che non vi sono date disponibili prima di luglio 2023 ─ dunque ben oltre i 120 giorni prescritti dalla norma ─ e che, comunque, devo sottoporre nuovamente, cioè per la terza volta, la mia richiesta di prenotazione online. Tutto questo in regime di convenzione con il servizio sanitario nazionale.
In regime privato, invece, sempre accedendo al sito il 30 gennaio, la prima disponibilità è il 20 marzo all’istituto clinico Sant’Anna per un costo a partire da 275 euro secondo quanto dichiarato dal sito; mentre, sempre nelle strutture bresciane del gruppo San Donato, la prima disponibilità all’istituto clinico San Rocco è addirittura l’8 febbraio per un costo a partire da 385 euro e all’istituto clinico Città di Brescia il 14 febbraio per un costo a partire da 228 euro. Mi domando, con una certa amarezza, se questa sia una prova della sbandierata eccellenza della sanità lombarda e la salute sia una merce anziché un servizio alle cittadine e ai cittadini.