Dovrà attendere la conclusione delle indagini per tornare ad allenare le sue atlete: Stefania Fogliata, la trentunenne di Desenzano allenatrice di ginnastica ritmica accusata di presunti maltrattamenti, risalenti al periodo dal 2017 a oggi, nei confronti di giovani alunne, non potrà esercitare la professione sino a quando l’intera vicenda non sarà del tutto chiarita. A confermare la decisione che già era stata emessa a suo carico sotto forma di ordinanza cautelare interdittiva dal giudice che si occupa del caso, è ora, secondo quanto riportato da alcuni media, il tribunale federale.
Intanto, mentre da un lato si registrano attestazioni di stima nei confronti dell’allenatrice e dall’altro viene espressa solidarietà alle atlete, proseguono le indagini della procura di Brescia che avrebbe al momento individuato 8 allieve iscritte alla società Nemesi di Calcinato che sarebbero state presumibilmente vittime di abusi sia fisici che verbali da parte dell’allenatrice bresciana.