Muovi la penna… negli occhi | 🟢 BRESCIA VISTA DALLA PSICOLOGA

La parola chiave per questo 2023 è Cultura, dal momento che Brescia, con Bergamo, è Capitale della Cultura italiana. Cultura celebrata in tutte le sue innumerevoli forme e sfaccettature, e che è anche strumento essenziale per consentire a chiunque il “pieno sviluppo della persona umana”, come sottolinea l'articolo 3 della Costituzione...

0
Doriana Galderisi, opinionista BsNews

di Doriana Galderisi* – La parola chiave per questo 2023 è Cultura, dal momento che Brescia, con Bergamo, è Capitale della Cultura italiana. Cultura celebrata in tutte le sue innumerevoli forme e sfaccettature, e che è anche strumento essenziale per consentire a chiunque il “pieno sviluppo della persona umana”, come sottolinea l’articolo 3 della Costituzione.

La cultura quindi è poliedrica e formata da tanti componenti ma quelle basilari, quelle a cui tradizionalmente si associa la stessa parola “cultura”, sono la lettura e la scrittura. Non a caso sono le prime abilità, insieme al far di conto, che si insegnano a scuola. Lo esprime bene Pier Paolo Pasolini: “Puoi leggere, leggere, leggere, che è la cosa più bella che si possa fare in gioventù: e piano piano ti sentirai arricchire dentro, sentirai formarsi dentro di te quell’esperienza speciale che è la cultura“.

Proprio lettura e scrittura sono i temi al centro del quarantesimo appuntamento del percorso scientifico “La scienza di eccellenza”, che, oltre che aver ospitato fino ad ora, cioè all’avvio della quarta edizione, circa un centinaio di illustri rappresentanti della cultura e della scienza dei nostri tempi, di cui molti sono autori di volumi di vario genere testuale, è stato anche onorato dai ringraziamenti del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella tramite un biglietto che mi ha inviato proprio in questi giorni (e che potete vedere sui miei canali social),

L’incontro, che come sempre sarà trasmesso in diretta sui miei canali social, si svolgerà venerdì 3 marzo alle ore 12 ed avrà il seguente titolo: “Caro amico ti scrivo…. così mi rifletto un po’! L’importanza della lettura e della scrittura in tempo di pandemia e di trasformazioni epocali”.

Dialogheranno con me Ennio Ferraglio, Direttore della biblioteca Queriniana di Brescia e che ha scritto la prefazione del secondo volume de “La scienza di Eccellenza”. Gaetano Cinque, già preside, oggi scrittore e che ha recensito “Il dopo è ora” e il primo volume de “La scienza di eccellenza” (potete ascoltare le sue riflessioni a questo link). Daniela Mena, direttrice del festival della Microeditoria di Chiari, dove partecipa, tra le moltissime piccole e medie realtà editoriali, anche Gam edizioni di Rudiano, cioè del nostro territorio bresciano.

Brescia è terreno fertile per lo sviluppo sia della lettura sia della scrittura, anche grazie all’amministrazione che ha siglato il “Patto della lettura” e che ha sviluppato, in collaborazione con decine di biblioteche e associazioni, una fitta rete di attività di promozione della lettura anche tra i più piccoli (0-3 anni) e perfino per i nascituri, con le letture dedicate appositamente alle donne in gravidanza.

Brescia è anche terra di scrittrici e scrittori, alcuni molti noti altri meno ma in ogni caso in continua e costante attività, come dimostrano le decine di presentazioni di libri che si sviluppano durante il corso di tutto l’anno in librerie, locali di vario genere, biblioteche… oltre le presentazioni che avvengono in fiere ormai molto note, come Librixia e, appunto, quella della Microeditoria.

Anche chi ospita questa rubrica, il dottor Andrea Tortelli direttore di Bsnews, oltre che giornalista è scrittore: ha pubblicato il volume: “Guida poetica di Brescia” e sta per uscire “Sulla tua pelle. Il caso di Carol Maltesi”, frutto del suo lavoro di inchiesta sull’omicidio di Carol Maltesi, a dimostrazione che, come sostiene Antoine de Saint-Exupery: “Bisogna vivere per poter scrivere“.

Leggere è un’attività di valore incommensurabile per la nostra mente, lo confermano anche le neuroscienze, le quali osservano come leggere sia alla stregua dell’entrare in una realtà parallela, dove il nostro cervello registra esperienze concrete.

A questo proposito fu a suo tempo lo studioso Lev Vygotskij a farci comprendere come attraverso il linguaggio avviene la costruzione del pensiero.

Infatti i suoi studi ci evidenziano la funzione cosiddetta intrapsichica del linguaggio stesso, cioè di costruzione del pensiero interiore, che diventa guida e regolatore del nostro comportamento ma anche che favorisce la comunicazione e lo scambio con altre persone. Per dirlo con Nick Hornby: “Tutti sappiamo che probabilmente le circostanze in cui si legge sono importanti quanto il libro stesso”.

Attualmente studi più recenti, capitanati dal professor Gregory S. Berns, scienziato della Emory University (Atlanta, Usa) del dipartimento di psicologia, sottolineano come la lettura aumenti la connettività di aree del cervello come il lobo temporale sinistro che è una regione cerebrale associata al linguaggio. Grazie agli studi di Berns oggi sappiamo come l’aumento di questa connettività si prolunghi anche dopo la lettura vera e propria, creando quello che viene definito “shadow effect”, “effetto ombra”.

Ancora, le neuroscienze ci evidenziano come la lettura sviluppi il pensiero e il linguaggio, ma non solo… la lettura stimola l’intelligenza emotiva, cioè la capacità di riconoscere, comprendere, decodificare stati emotivi propri e altrui, aumentando anche l’empatia, ovvero quella capacità, che in tedesco viene definita Einfühlung, di mettersi nei panni di un’altra persona, di comprendere i processi psichici dell’altro. Pare che i generi testuali maggiormente in grado di sviluppare l’empatia siano quelli di narrativa e che invece ciò avvenga molto meno con i saggi.

La lettura quindi è uno strumento eccellente per aumentare le nostre conoscenze, il nostro lessico e anche per insegnarci a capire meglio gli altri. In altre parole a risolvere problemi e ad essere felici. Insomma la lettura è una sorta di palestra virtuale della vita, ci permette di viaggiare in infiniti mondi stando dove ci troviamo in quel momento, magari sul nostro divano.

Il tutto avviene in formato low cost o addirittura gratis e questo… grazie all’ampia rete di biblioteche che compongono la Rbcc, la rete bibliotecaria bresciana e cremonese composta da oltre 300 biblioteche (241 bresciane e 77 cremonesi) che fanno parte di un unico sistema informativo con un unico catalogo: l’Opac. E proprio su Opac si trovano anche i miei libri a questo link.

Ma è ben vero che se leggiamo ci deve ben essere qualcuno che abbia scritto, quindi la lettura è figlia della scrittura.

Che cosa caratterizza lo scrivere testi?

Scrivere, a differenza di quanto spesso si pensa, non è per pochi “eletti”.

Questo è uno dei principali falsi miti, o bias (cioè errori sistematici di giudizio più volte citati nei nostri appuntamenti con questa rubrica) da sfatare.

La scrittura è per tutti. E lo diceva anche don Milani: “la scrittura è un’arte e come ogni arte si insegna”, e quindi si impara!

Nella vita di ogni giorno però ci rendiamo conto che non è tanto facile realizzare le parole di don Milani e l’incoraggiamento che da esse deriva e viverlo serenamente, perché spesso, c’è incertezza, c’è titubanza, c’è smarrimento, ci sentiamo come se la testa si svuotasse, le idee si liquefacessero, il tutto accompagnato dalla penna che rimane inerte insieme alla mano.

È vero che questa immagine è un po’ vintage perché oggi carta e penna sono desueti, dal momento che i laptop e i vari device hanno sostituito quello che un tempo erano pennino e calamaio, ma la penna biro e il foglio di carta devono essere assai riconsiderati.

La resistenza psicologica di fronte al foglio è ciò che viene denominato “blocco dello scrittore”, noto anche “sindrome della pagina bianca”. Si tratta letteralmente dello svuotamento della mente, del timor panico di non saper sostenere la “cosa giusta”, ciò spesso per paura del giudizio, per un senso di inferiorità e di vulnerabilità, altre volte per un eccessivo vissuto di perfezionismo o, altre volte ancora, perché si ha l’impressione di non sapere o di non saper essere dei bravi scrittori.

È un po’ quello che Oscar Wilde, in poche ma concrete e complete parole, ci fa capire quando afferma: “Sono stato tutta la mattina per aggiungere una virgola, e nel pomeriggio l’ho tolta.Durante la puntata de “La scienza di eccellenza” del 3 marzo vedremo anche delle video capsule dedicate proprio a questo aspetto.

Ma perché è diffusa l’idea che scrivere sia difficile e non tutti siano capaci? I processi di scrittura sono stati analizzati da tanti studi, diversi tra loro a seconda del periodo e per gli assunti cui sono giunti. Alcune teorie ormai sorpassate sostenevano che un bravo scrittore era chi sapeva stilare uno scritto senza errori e con eleganza, oltre che con maestria nella gestione dei vari blocchi di testo, perché dotato di un talento naturale, di doti innate.

Negli anni Ottanta gli studi sui processi di scrittura hanno ampliato il campo, togliendo i riflettori dall’idea che si tratti della messa in campo di talenti naturali. Un nuovo accento viene dunque posto non tanto sul prodotto finale quanto su due aspetti.

Il primo riguarda le diverse fasi che lo scrivere contempla (raccogliere le idee, fare un piano, stendere una scaletta, revisionare), quindi il focus diventa il “processo” di scrittura inteso come sequenza di passaggi tra loro correlati.

Il secondo aspetto riguarda l’accento posto su come la mente elabori le informazioni nello scrivere, in quanto esse non vengono solo trasportate ed esportate, quasi in una sorta di tapis roulant mentale, ma soprattutto vengono modificate, trasformate.

Da qui la distinzione tra “knowledge telling” e “knowledge transforming”, ovvero tra chi semplicemente scrive ciò che sa, ciò che ha in memoria, e chi invece trasforma ciò che sa, dando vita ad un processo dinamico in cui lo scrittore è in continuo dialogo con se stesso, ovvero colui che dice è anche colui che trasforma, osserva e revisiona ciò che ha fatto.

Risultato?

Alla fine chi scrive ha più conoscenze di quando ha iniziato a scrivere.

Lo esprime bene Charles Bukowki ne “Il Capitano è fuori a pranzo e i marinai prendono il comando”, in cui afferma: “Per me scrivere è volare, è accendere un fuoco. Per me scrivere è tirare fuori la morte dal taschino, scagliarla contro il muro e riprenderla al volo”.

La lettura e la scrittura… una sorta di fratello sole e sorella luna!

 Alcuni consigli pratici per leggere e scrivere “bene”.

Per la lettura:

1- Di tutto un po’, ovvero non essere troppo selettivi (e nemmeno schizzinosi)! Leggere di tutto e di più, dai saggi ai romanzi ai giornali, aiuta a pensare di più e meglio.

2- Per la lettura è sempre tempo di “saldi”, ovvero c’è sempre un’occasione d’oro per leggere (e quindi far fare alla mente un grande affare). Il tempo c’è anche quando sembra di non averne, tanto più che grazie ai device che ci permettono di portare con noi centinaia di volumi su un solo e-reader noi possiamo leggere ovunque, anche in metropolitana. Lo sapeva già Daniel Pennac che ci suggeriva l’idea che: “Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere”.

3- Il libro è un vero amico… perché tira fuori il meglio di te. Lasciarsi andare alla seduzione del testo, liberi da pregiudizio della lunghezza o della complessità è ciò che di meglio possiamo fare avendo tra le mani un volume. Il libro è un buon amico che ci prende per mano e ci conduce lontano senza tradirci mai.

E allora… bando alla cosiddetta atelofobia, cioè alla paura di “non essere abbastanza” che, nel caso della lettura, riguarda la paura di non capire ciò che si legge. Che i libri siano amici fidati ce lo ricorda anche Charles W. Eliot: “I libri sono gli amici più tranquilli e costanti, e gli insegnanti più pazienti”.

Per la scrittura:

1-Nero su bianco: ovvero usa carta e penna. Scrivere usando materialmente il classico foglio di carta e la classica penna biro, aiuta a coinvolgere direttamente il corpo. Questo non è un dettaglio da poco perché gli studi di neuroscienze ci ricordano che ciò stimola il pensiero, attiva molti processi cognitivi tra cui quelli di memoria e fa sì che la scrittura diventi “parte di noi”. A sostenere tutto ciò è la teoria cosiddetta della “Grounded Cognition”, ovvero quella teoria che ci spiega come la cognizione umana dipenda e sia strettamente legata agli stati del nostro corpo ma si estenda anche a tutto ciò che lo circonda. Quindi meno tablet e più Bic!

2- Butta giù più che puoi, ovvero scrivi spesso, fai “free writing”, cioè scrivi tutto ciò che ti viene alla mente, come se venisse aperto il vaso di Pandora della nostra creatività.

3- Fai i puzzle con le parole, in altre parole trastullati con le parole (questa frase è proprio… un gioco di parole!), questo, oltre che arricchire il lessico, allena il cosiddetto pensiero laterale, ovvero quello che implica la creatività e fa decollare la fantasia.

Nel ringraziarvi per l’attenzione vi ricordo l’appuntamento del 3 marzo de “La scienza di eccellenza” e, con una frase di luigi Pirandello, vi saluto fino alla prossima rubrica tra 15 giorni: “I libri pesano tanto: eppure, chi se ne ciba e se li mette in corpo, vive tra le nuvole”.

Ci rileggiamo tra 15 giorni.

CHI E’ DORIANA GALDERISI?

Doriana Galderisi è padovana d’origine e bresciana d’adozione: lavora nel campo della psicologia da più di 27 anni con uno studio in via Foscolo, a Brescia. Esperta in: Psicologia e Psicopatologia del Comportamento Sessuale Tipico e Atipico, Psicologia Criminale Investigativa Forense, Psicologia Giuridica, Psicologia Scolastica, Psicologia dell’Età Evolutiva, Neuropsicologia. Esperta in psicologia dello sport iscritta nell’elenco degli psicologi dello Sport di Giunti Psychometrics e del Centro Mental Training. E’ inoltre autorizzata dall’ASL di Brescia per certificazioni DSA (Disturbi specifici di Apprendimento). E’ iscritta all’Albo dei CTU, all’Albo dei Periti presso il Tribunale Ordinario di Brescia e all’Albo Esperti in Sessuologia Tipica e Atipica Centro “il Ponte” Giunti-Firenze.

LEGGI TUTTE LE PUNTATE DELLA RUBRICA DI DORIANA GALDERISI CLICCANDO SU QUESTO LINK


>>> Clicca qui e ricevi direttamente sul cellulare le news più importanti di Brescia e provincia e le informazioni di servizio (incidenti, allerte sanitarie, traffico e altre informazioni utili) iscrivendoti al nostro canale Telegram <<<

>>> Clicca qui e iscriviti alla nostra newsletter: ogni giorno, dalle 4 di mattina, una e-mail con le ultime notizie pubblicate su Brescia e provincia <<<

 

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.
22,80€
24,00€
disponibile
6 new from 22,00€
2 used from 10,15€
as of 17 Febbraio 2024 14:05
56,05€
59,00€
disponibile
4 new from 56,05€
2 used from 45,00€
as of 17 Febbraio 2024 14:05
11,40€
12,00€
disponibile
5 new from 11,40€
as of 17 Febbraio 2024 14:05
30,40€
32,00€
disponibile
5 new from 30,40€
as of 17 Febbraio 2024 14:05
11,40€
12,00€
disponibile
5 new from 11,40€
1 used from 9,60€
as of 17 Febbraio 2024 14:05
48,45€
51,00€
disponibile
7 new from 48,45€
9 used from 34,38€
as of 17 Febbraio 2024 14:05
Ultimo aggiornamento il 17 Febbraio 2024 14:05

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome