L’eurodeputata Francesca Zambelli (Lega) è indagata per aver beneficiato indebitamente di contributi per quattro collaboratori. A darne notizia sono diversi giornali online. Stando a quanto si apprende, all’esponente del Carroccio (prima dei non eletti alle ultime elezioni regionali) sarebbero anche stati sequestrati 170mila euro, corrispondente al presunto danno.
L’accusa – ovviamente ancora tutta da confermare nelle sedi opportune – è quella di aver messo in atto una fronte con alcuni assistenti, che avrebbero documentato in maniera falsa la propria attività, svolgendo in realtà lavori solo in parte connesse alla funzione. Uno/a avrebbe anche dichiarato competenze scolastiche e professionali inesistewnti.
“In relazione ai fatti che hanno determinato l’esecuzione del sequestro preventivo a mio carico – commenta l’interessata in una nota – tengo a precisare che né io né i miei collaboratori abbiamo commesso alcun illecito. Il nostro operato è sempre stato improntato alla massima lealtà e trasparenza nei confronti delle istituzioni e della collettività. Mi preme sottolineare – scrive l’esponente della Lega – che l’assistente parlamentare che con la sua denuncia ha dato origine a questo procedimento, è la stessa persona che mi aveva già denunciato al Parlamento Europeo nel 2019, con le stesse argomentazioni. In quella circostanza, per i medesimi fatti, questa assistente è stata all’esito del giudizio licenziata per giusta causa, secondo le indicazioni ricevute dagli stessi funzionari del Parlamento Europeo, mentre nei miei confronti non è stato emesso alcun provvedimento. Sono a completa disposizione delle autorità giudiziarie per qualsiasi chiarimento”.
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