Torna a far discutere la questione del Bigio, il colosso di Arturo Dazzi (denominato “L’Era Fascista”) che da decenni giace nei magazzini comunali. Già l’amministrazione guidata da Adriano Paroli aveva lavorato per riportare la statua in piazza Vittoria, senza però arrivare alla decisione finale (nonostante un volume dedicato alla riqualificazione della piazza, già stampato, si aprisse proprio con la notizia dell’avvenuto ritorno).
A riaprire il caso è stato il sottosegretario Vittorio Sgarbi, in visita al Vantiniano per l’inaugurazione del monumento alle vittime del Covid. Sgarbi, infatti, ha definito “una vera schifezza” la statua di Paladino che ha rimpiazzato il Bigio e invitato a “perdonare Dazzi”.
Il sindaco Emilio Del Bono (che già in passato aveva proposto di collocare la statua nei musei cittadini) ha quindi replicato con la proposta di collocare il Bigio a Campo Marte. Ma il candidato del centrodestra Fabio Rolfi ha bocciato la proposta e rilanciato l’ipotesi del ritorno in piazza Vittoria, invitando la sinistra ad evitare estremismi. Insomma: la questione Bigio, che ormai da decenni fa discutere i bresciani, è nuovamente aperta.
A riaprire il caso è stato il sottosegretario Vittorio Sgarbi, in visita al Vantiniano per l’inaugurazione del monumento alle vittime del Covid. Sgarbi, infatti, ha definito “una vera schifezza” la statua di Paladino che ha rimpiazzato il Bigio e invitato a “perdonare Dazzi”.
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