Champions, l’An Brescia supera l’Orvosi per 9 a 5

Una vittoria fortemente voluta per continuare a stare saldamente in corsa per la Final Eight e per salutare nel modo migliore Ascanio Presciutti, ultimo genito di capitan Christian, venuto al mondo giusto venerdì mattina

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An Brescia
An Brescia pallanuoto

Una vittoria fortemente voluta per continuare a stare saldamente in corsa per la Final Eight e per salutare nel modo migliore Ascanio Presciutti, ultimo genito di capitan Christian, venuto al mondo giusto venerdì mattina: a Mompiano, nell’undicesima giornata del girone A di Champions League, l’An Brescia supera l’OSC Budapest per 9 a 5 (2-1, 3-1, 1-1, 3-2, i parziali), scavalcando lo Jug Dubrovnik (battuto fuori casa dal Barceloneta, che allunga al secondo posto) e riguadagnando la terza posizione in classifica. Con pieno merito, il sette di Sandro Bovo s’impone su un avversario arrivato a Brescia senza due pedine importanti come l’ex (sempre nel cuore dei tifosi bresciani) Ubovic e Erdelyi, ma comunque entrato in acqua con notevoli qualità e assolutamente intenzionato a vendere cara la pelle. Dal canto loro, seppur prive di Paskovic, le calottine bresciane non solo hanno dimostrato di saper reggere la pressione di un match da vincere ad ogni costo, ma hanno anche offerto ottimi spunti tecnici: solo un gol subito in sette situazioni di inferiorità numerica, un discreto 5 su 9 con l’uomo in più, e, per tutto l’incontro, un gran volume di gioco tenendo testa alla pesantezza degli ungheresi. A impreziosire una prova di gruppo davvero positiva, alcuni gesti individuali di livello come il gol del 3 a 1, siglato da Nicholas Presciutti da posizione tre, in avvio del secondo tempo (con tre gol, il numero 9 dell’An sarà best scorer della serata insieme a Kovacs), o come la controfuga sfruttata in modo impeccabile da Janovic nel terzo tempo (su perfetto assist di capitan Presciutti), o come il gol a colonnello (cosa ormai rara ma sempre di grande effetto e molto apprezzata) di Vukcevic, anche lui puntuale nel concretizzare una controfuga. Per i biancazzurri, una viglia di Pasqua proprio coi fiocchi, per la felicità dei tanti tifosi accorsi a sostenere i propri beniamini e anche per rivolgere un caloroso saluto a Randjelovic, altro ex sempre amato dal pubblico bresciano.

«Senza dubbio – commenta un Christian Presciutti stanco ma, come giusto che sia, contentissimo -, è stato un week-end pieno di emozioni: la gioia per la nascita di Ascanio ha dato una carica eccezionale a me e a tutta la squadra, carica che abbiamo trasformato in acqua per far valere le nostre qualità e le nostre motivazioni. Dopo il pari con la Dynamo, volevamo assolutamente vincere e l’abbiamo fatto con merito, giocando una buona pallanuoto e facendo intendere che abbiamo margini di miglioramento. Come sempre, il pubblico è stato grandioso, ci ha sostenuto alla grande: insomma, una bella serata, non posso far altro che augurare una buona Pasqua a tutti».

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