“Nel 1998-1999 sono venuto a Brescia a sostenere la candidatura di Paolo Corsini a sindaco”. A confessarlo è stato ieri sera, durante una puntata di Porta a Porta, il ministro dell’Interno Roberto Maroni. Che ha ricordato anche come i Ds – allora rappresentati in Lombardia da Pierangelo Ferrari – gli avessero offerto la candidatura a presidente della Lombardia in alleanza con la sinistra. “Mi dissero che bloccare l’operazione fu proprio Walter Veltroni”, ha aggiunto Maroni. Ma Veltroni, presente in studio, ha precisato: “Ho sentito Ferrari e mi ha spiegato che la proposta non mi fu nemmeno sottoposta perché non c’erano le condizioni”. Un curioso episodio – citato anche in uno dei tanti libri di Bruno Vespa – che peraltro il ministro dell’Interno aveva anticipato già lo scorso luglio, durante un dibattito alla festa del Pd di Desenzano. Ma che l’esponente del Carroccio non aveva mai esplicitato in maniera così chiara. Quanto alla realtà dei fatti è certo che nel 1998-1999, subito dopo il ribaltone che portò alla caduta di Berlusconi, Ds e Lega cercarono un dialogo. E uno dei passaggi decisivi si tenne proprio a Brescia. Maroni, infatti, venne in città per partecipare a un’iniziativa promossa dai Ds e subito dopo radunò in una pizzeria i vertici della Lega bresciana invitandoli esplicitamente a non allearsi con Forza Italia. Non un sostegno esplicito a Corsini, ma un aiuto concreto alla sua elezione. A impedire che poi l’accordo tra i due partiti si stringesse anche su base regionale furono diversi fattori: i dubbi di Veltroni e di una parte significativa dei Ds, ma anche – sul fronte opposto – le perplessità di Bossi, che di lì a poco tornò ad allearsi con Berlusconi.
ahhahaha questa è bella?
Ridateci il compagno Maroni!
io Corsini non l\’ho mai votato
Io c\’ero: tutto vero, ci dissero di non fare l\’accordo con Fi