Aveva pubblicizzato con inserzioni giornalistiche ambigue il proprio “Centro estetico-massaggi orientali” aperto presso un appartamento in Sirmione, via Divisione Acqui e, per quanto rilevato dai Carabinieri della locale Stazione, funzionava perfettamente, infatti vi era un continuo via vai di clienti. Ma non erano certo massaggi quello a cui si sottoponevano i frequentatori dell’appartamento. I militari, insospettiti dalla frequentazione del luogo hanno avviato specifici accertamenti e servizi di osservazione al termine dei quali entravano nello stabile ove venivano sorprese due donne cinesi, entrambe clandestine, arrestando Y.X. 38enne per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Infatti questa aveva avviato alla prostituzione la connazionale fornendole in contropartita vitto ed alloggio ma trattenendo per sé il ricavato delle prestazioni sessuali. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati due telefoni cellulari con i quali la donna aveva sviluppato l’illecita attività nonché materiale vario impiegato per le “prestazioni”.
Mentre per l’arrestata si sono aperte le porte della camera di sicurezza della Caserma di Sirmione in attesa del procedimento con rito direttissimo, l’altra cinese è stata avviata alla Questura di Brescia per le pratiche relative all’espulsione dal territorio italiano. In conformità a quanto disposto dalla vigente normativa è stato richiesto il sequestro dell’appartamento.
Per la cronaca: la cinese l’ho difesa io, stamattina, ed è stata immediatamente scarcerata. Il dibattimento, il prossimo 19 maggio, chiarirà i molti dubbi sugli elementi raccolti dai Carabinieri della Stazione di Sirmione e da questi prontamente dati in pasto ai media. Purtroppo spesso il desiderio di apparire prevale sul dovere di prudenza e di riserbo che dovrebbe essere la regola per la polizia giudiziaria. In questo caso, poi, almeno una notizia è clamorosamente falsa: nel fascicolo non c’è traccia alcuna di sequestro dell’appartamento. Naturalmente, nessuno si aspetti che al pubblico dibattimento, tra due mesi, ci sia qualcuno interessato a dare seguito a questa notizia…
E’ il termometro del garantismo in un paese il tenore delle informazioni circa l’attività della polizia Giudiziaria ove la notizia è funzionale a magnificarne l’attività piu’ che a rappresentare asetticamente i fatti privi,nel momento in cui sono comunicati, di vaglio processuale e della impostazione che da la difesa.