C’è l’ombra della “vendita” di minore in una inquietante vicenda che arriva dal Garda. Una bimba di sei mesi, nata a Gavardo, è stata registrata all’anagrafe da un uomo di Toscolano Maderno e da una donna straniera, di origine rumena. Tra i due, però, non vi era alcun legame. Anzi, dagli accertamenti effettuati dai Carabinieri è emerso che l’uomo vive con un’altra donna, che non può avere figli. I militari hanno allora voluto vederci chiaro.
I dubbi sono diventate certezze dopo l’esame genetico che ha messo a confronto il dna della piccola con quello della donna straniera e quello dell’uomo. Il risultato è stato che quest’ultimo non è il padre della bambina. La procura ha allora disposto l’allontanamento della bambina dalla casa di Toscolano; ora si trova in una comunità protetta mentre per l’uomo è scattata una denuncia per alterazione di stato. E’ invece scattata una ricerca internazionale per trovare la madre – irreperibile – accusata di abbandono di minore.
La bambina è vittima anche della ignobile legge sulla fecondazione assistita e del mercato legalizzato delle adozioni internazionali: visti i costi, chi non può spendere dieci o ventimila euro per andare in una clinica svizzera o spagnola o americana o per farsi spennare dalle cosidette agenzie per le adozioni, arriva a questi eccessi.
Il danno e la beffa, e poi sono sempre i bambini ad andarci di mezzo.
Io la penso diversamente:trovo sbagliato che si voglia diventare genitori a tutti i costi…essere genitori non è un diritto…concordo su una cosa cioè sul fatto di snellire le procedure di adozione sia nazionale che internazionale, rendendo quest’ultima meno onerosa.
MAMMA MIA