Arrestato un rapinatore tunisino. Il 26 luglio aveva aggredito un connazionale

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    Nel pomeriggio del 26 luglio scorso i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile cittadino veniva inviati nei pressi della Stazione Ferroviaria di Brescia in quanto un tunisino 32enne residente ad Ancona, in regola con le norme di soggiorno, asseriva essere stato  aggredito poco prima da tre connazionali all’interno di uno stabile disabitato di via Corsica. I tre, dopo averlo minacciato con un coltello, si appropriavano del portafogli, contenente circa 700 euro, facendo poi perdere le proprie tracce.

    Il denunciante forniva ai militari un’attendibile descrizione dei tre. Gli venivano quindi mostrate diverse fotografie tra le quali l’interessato riconosceva, senza alcuna ombra di dubbio, uno dei tre soggetti che lo avevano rapinato.

    Organizzati degli specifici servizi nei pressi della Stazione Ferroviaria i militari della Stazione di Brescia Piazza Tebaldo Brusato il 27 successivo, verso le 15.00 individuava il soggetto segnalato, peraltro già ben noto in quanto gravato da numerosi precedenti di polizia, mentre attendeva un’autobus cittadino nei pressi di Piazza della Repubblica.

    La perquisizione personale ha consentito rinvenire nella sua disponibilità la somma contante di 150 Euro della quale non ha saputo dare spiegazioni sulla sua provenienza in quanto non esplica alcuna attività lavorativa.

    Condotto in caserma è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per il reato di rapina e per aver fornito false attestazioni o dichiarazioni ad un Pubblico Ufficiale circa la propria identità.

    Per tale motivo J.A., 36enne pregiudicato algerino, in Italia senza fissa dimora e più volte colpito da provvedimenti d’espulsione dal territorio Nazionale, è stato condotto in carcere a Brescia a disposizione dell’Autorità giudiziaria che ha confermato il provvedimento e la sua custodia presso la struttura carceraria.

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    1 COMMENT

    1. così si ingolfano le carceri di questi farabutti " con carichi numerosi di polizia e ben noto alle forze dell’ordine " ma libero di delinquere …..
      ma come è possibile ? solamente in italia la punizione non viene applicata, e per forza che tutti i delinquenti desiderano venire da noi …
      che schifo !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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