Indignazione, sconcerto e rabbia! Sono questi i sentimenti del Codisa dopo aver ascoltato il servizio di Andrea Tornago di
Radio Popolare sulla possibile contaminazine della falda. Il perché è presto detto. "Da mesi – si legge in una nota del comitato ambientalista – le istituzioni erano a conoscenza del probabile inquinamento da Cesio 137 ed altre sostanze nocive, nella falda superficiale della zona Sud/Est del Comune di Brescia. L’origine è da individuarsi nell’ex cava Piccinelli dove, da circa 12 anni, si è a conoscenza di questa pericolosa contaminazione radioattiva. Non si è ancora placato l’eco, relativo al parere positivo al nuovo bitumificio Gaburri, dato in Circoscrizione Est e nella riunione delle Commissioni Comunali Urbanistica e
Commercio che un’altra pesante tegola si abbatte su questa parte di città gravemente malata d’ inquinamento.
Con un’aria irrespirabile – prosegue il comunicato – discariche che vengono autorizzate in serie, cave che vengono aperte con l’intento di realizzare nuove discariche, un inceneritore sovradimensionato, il più grande d’Europa in una piccola città, il pesante impatto delle fonderie, le indagini ASL, totalmente ignorate, che certificano l’aumento di malattie da inquinamento, interi quartieri della città inquinati da PCB e Cromo VI. La lista potrebbe continuare. Di fronte a tutto questo scempio, le nostre amministrazioni ad ogni livello, dalla Circoscrizione alla Regione, che cosa fanno?
"Nicchiano – sostiene il Codisa – sorvolano, si girano dall’altra parte, e di fronte all’evidenza tentano di sminuire, e spesso contro accusano di allarmismo chi denuncia questi problemi reali. Riteniamo questo comportamento irresponsabile!"
A questo punto il Co.Di.S.A., appellandosi alle coscienza di tutte le persone, chiede alle istituzioni un’assunzione di responsabilità, con pronunciamenti pubblici e fatti che facciano intendere chiaramente una svolta.
Ecco nel dettaglio le richieste:
1) NON AUTORIZZARE NEL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE il nuovo bitumificio Gaburri Spa,
2) Ripensare l’intera operazione, collocando in sito più idoneo il polo logistico Italgros,
3) acquisire la cava Gaburri per il parco delle Cave,
4) contrastare nelle sedi opportune la discarica di putrescibili di Garda1 nell’ATEG25.
Un FORTE IMPEGNO alla riduzione degli inquinanti in aria, alla bonifica delle aree degradate, alla realizzazione del polmone verde della città da sempre richiesto: il “Parco delle Cave”. Se così non fosse, ci poniamo una semplice domanda e lo stesso chiediamo ai cittadini bresciani: ”Questa amministrazione è in grado di rappresentare tutti i cittadini o solo qualcuno?”.
D’accordissimo con le proposte del CODISA. La mia casa non è raggiunta dalla rete di disstribuzione dellìacqua poabile e, nell’ambito dei controlli obbligatori imposti dal Comune anche l’anno scorso ho fatto fare i controlli di Legge del pozzo di mia proprietà.
Per scrupolo e a mie spese, ho fatto verificare il contenuto di possibili redionuclidi( cesio137 e Cr6 compresi)inviando, come previsto copia elle analisi all’ARPA. L’acqua del mio pozzo per ora risulta ancora potabile ed esente da inquinamento radioattivo.
Ma, cosa dice la legge italiana in merito alle spese di bonifica dei siti contaminati da radioattivita? se non sbaglio le spese sono a carico di chi aha inquinato o, di chi risulta essere il proprietario del sito. E perchè se già dal 1998 si sapeva di questo ancvhe l’ammnistrazione precedente ha fatto " orechuio di mercante?" Perchè una volta scoperto il fattaccio gli organo competenti non lo ghanno tenuto costantemente monitorato? Forse qualcuno ha ritenuto più politicamente vantaggioso rispolverare il problema in momenti diversi. E intanto noi di Via Cerca aspettiamo. Per ora di animali nati deformi o morti misteriosamente non ne ho ancora visti, sarà solo fortuna? speriamo di no.
Mi devono spiegare con quali soldi. Forse il Codisa non è stato attento alle notizie relative al bilancio del Comune di Brescia
non è un problema di chi stiano rappresentando ma del fatto che stanno adottando una politica che nuoce a tutti…anche a quelli che non si rendono conto che, fregandosene come i "loggiari" di ciò che succede alla città ed all’ambiente in generale, si ammaleranno e staranno sempre peggio.se questo è il progresso…