Trenord aveva annunciato che entro la fine del 2015, i treni più vecchi della flotta – non dotati di climatizzazione – sarebbero stati dismessi e che il piano di investimenti sarebbe proseguito, in condivisione con Regione Lombardia, per dotare il servizio ferroviario regionale di una flotta moderna. Ma la nuova stagione, come denuncia Legambiente, regalerà ai passeggeri due automotrici 668 dal deposito locomotive di Siena, prodotte nel 1976. A rimettere in moto questi vecchi treni, fermi da anni in Toscana ci penseranno gli operai del deposito cremonese. "E si aggiungeranno alla flotta di 70 vecchie automotrici a diesel che ancora sono utilizzati a Cremona. – scrivono in una nota quelli di Legambiente – Il deposito della città del torrazzo diventa sempre più il cimitero degli elefanti con settantadue automotrici in organico oltre che vecchie anche molto rumorose e con emissioni fortemente inquinanti". Sembra che i due “vecchi” treni opereranno sulle linee del cremonese, del bresciano, del mantovano e della bergamasca.
"La primavera-estate collassata di Trenord non finisce mai – tuona l’associazione – In primavera è saltata la manutenzione dei treni, poi è esploso il caso dei convogli “lumaca” che gonfiavano la busta paga dei macchinisti grazie ad un accordo sindacale paradossale, in estate è esplosa l’emergenza dei condizionatori forno, dei finestrini a pezzi, delle soppressioni dei treni, dei ritardi insopportabili e delle porte aperte. Qualche giorno fa si era scoperto si che tra le cause della maxi soppressione dei treni e dei ritardi c’è anche l’organizzazione dei turni di ferie sbagliata che fa mancare ogni giorno un centinaio di ferrovieri. Per evitare nuove cancellazionil’azienda ha unilateralmente istituito un premio di 50 euro di bonus a chi lavora il giorno di riposo. 50 euro che si aggiungono ai 250 euro lordi che già percepiscono giornalmente macchinisti e capitreno che fanno schizzare i costi di gestione di Trenord alle stelle. Queste forme di retribuzione, che solo Trenord può definire innovative, verranno coperte a fine anno da un nuovo poderoso aumento dei contributi pubblici per coprire i costi fuori controllo di una gestione aziendale in perenne emergenza".
intanto le autostrade inutile dei ‘privati’ vengo coperte di denaro pubblico, anche dalla regione.