Nelle intenzioni della Loggia Brend palazzo Colleoni Martinengo, che fino al 31 dicembre ospiterà gli spazi dedicati al fuori Expo bresciano di Brend, resterà aperto. Ad annunciarlo è stato il vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Brescia, Laura Castelletti, che ieri nella seduta del Consiglio comunale ha sottolineato l’intenzione della Loggia di mantenere aperto il Palazzo e spiegando: “Con il sindaco abbiamo iniziato un confronto con realtà economiche e associative per capire se, in condizioni diverse, un progetto destinato sulla carta a concludersi, può continuare ad essere un luogo di produzione culturale e d’impresa.
Anche e sopratutto nell’ottica di non privare la zona di un elemento propulsivo per il commercio e la socialità.
per una volta – MIRACOLO – sono d’accordo con la castelletti. assolutamente da tenere aperto
il problema è come mantenerlo quando le visite non ci saranno, quando ci sarà solo da pagare senza ricevere. con i soldi degli altri sono bravi tutti a fare le cose.
Ma sistemate le scuole fatiscenti invece di lasciare aperte realtà improduttive..
Quando il desiderio di affermazione supera il senso del bene comune (e anche quello del pudore)…. interviene la Castelletti, con le sue idee strampalate, sempre realizzate non con i suoi soldi, ma con i nostri. Ce ne ricorderemo alle prossime elezioni, per le quali spero che Emilio o chi per esso scelga un vice di altra (e alta) levatura.
Sarà che la parola cultura è talmente complessa da decodificare, interpretare, spiegare e soprattutto praticare, ma una cosa è certa: la Castelletti si occupa solo di contenitori e di eventi, dizione quest’ultima che accomuna qualsiasi iniziativa o attività che semplicemente “raduna persone”, di qualsiais genere purchè nel maggior numero possibile. E qui finisce tutto, certo un po’ pochino per una che con con molto zelo si è scelta l’Asessorato alla Cultura. Forse per questo non la si vede mai ad un concerto di musica classica o ad un’opera lirica: lei vola pià alto o forse solo…da un’altra parte.
Guarda che le visite non ci sono neppure ora. Ammesso, e non concesso, che sia vero quello che dice la Castelletti (probabilmente inglobando negli accessi anche il personale che ci lavora), siamo a 50 persone al giorno, 5 persone all’ora, praticamente un ingresso ogni quarto d’ora. oceanico..
Non so: la parola “sopravvivere” non è un buon inizio. A proposito la Casteletti che titoli scolastici/scientifi ci vanta per meritare questo povero assessorato alla Cultura ormai da troppi anni orfano di una figura veramente all’altezza???
Andrà a finire che in 5 anni non resterà nessuna traccia del suo passaggio, come del predecessore. Altri 10 anni di ritardo rispetto ad altre città. Auguri.