Per chi votare? | di Sandro Belli

Difficile scegliere il partito più credibile, impossibile dar fiducia all’uno o all’altro. Allora, che fare? Non votare mi pare un atto di rinuncia o di vigliaccheria eccessivo

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Sandro Belli, imprenditore e opinionista di BsNews.it
Sandro Belli, imprenditore e opinionista di BsNews.it

di Sandro Belli – Chi seguisse con attenzione e costanza i vari annunci dei partiti e le promesse pre elettorali spesso strampalate dei candidati e dei leader sia alle politiche o alle regionali, sia alle future comunali, non potrebbe che dedurne che una grave ubriacatura generale ha confuso e mal intrecciato programmi e ideologie politiche. Difficile scegliere il partito più credibile, impossibile dar fiducia all’uno o all’altro. Allora, che fare? Non votare mi pare un atto di rinuncia o di vigliaccheria eccessivo.

Due possibilità intravedo. La prima è scegliere la persona, non il partito. Se in modo diretto o indiretto sappiamo che il candidato è persona onesta, capace, competente, se i suoi discorsi di ieri e di oggi ci sembrano positivi, se in futuro ci sarà possibile verificare il suo comportamento post elettorale, quella è la persona da votare, indipendentemente dal gruppo politico di appartenenza. Vero che i sistemi elettorali attuali non lasciano molta scelta all’elettore, ma “prendiamoci la nostra libertà di voto”, dando la nostra preferenza a chi ci pare, non guardando al simbolo del partito, ma al valore della persona. Scavalchiamo i partiti e valorizziamo le capacità e le oneste competenze personali.
La seconda possibilità che considero un po’ rinunciataria, cioè di valore limitato, ma sicuramente più onesta di un ‘non voto’ è quella di votare per un partito o per un candidato monotematico. Se ad esempio avessi come principale obiettivo quello di spingere per una maggior attenzione alla problematica dei disabili, appoggerei la lista che si intitola a loro, se avessi l’ossessione di riporre il Bigio in piazza, forse sceglierei il gruppo che come primo obiettivo ci presenta questo intento, se infine volessi ad ogni costo privilegiare la famiglia, appoggerei la lista che la pone come valore prioritario.
Non c’è dubbio che questo voto possa definirsi un voto non qualificato, ma almeno avrebbe un significato trasparente e sincero, e sopratutto sarebbe certamente più valido dell’astensione o della scheda nulla.

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18 Commenti

  1. A Belli non sfugge che i tre sistemi elettorali sono totalmente diversi tra loro e quindi mi riesce difficile capire ciò che dice dopo quando afferma in generale “prendiamoci la nostra libertà di voto”. Alle politiche, in particolare, il pensiero che guida la L.3/11/2017 e quello di…impedire agli elettori di fare scelte sulle persone: è evidente per la parte proprzionale con collegi plurinominali e listini bloccati, è indiretta per la parte maggioritaria con turno unico nei collegi uninominali che, già distinti a priori tra vincenti e perdenti dai partiti in base ai numeri sottostanti, vedono lì catapultate persone estranee al terriorio. Il Rosatellum bis è un disastro per la democrazia partecipativa e rappresentativa. Anche in Regione (L.reg.31/10/2012 n.17) sono comunque i partiti a menare in gran parte la danza con la scelta di nominati selezionati come vincenti a prescindere da temi e programmi pur con il criterio proporzionale su base provinciale con premio di maggioranza. Diverso il discorso per i Comuni (regole del D.Lgs.267/2000) con ampia possibilità di riflettere sulle persone e sui programma vista la folta presenza di altre liste e non solo di partiti. La sensazione è che ci si debba sempre e comunque “turare il naso” prima del voto e questo non entusiasma di certo.

  2. Per il comune perchè non presenta la sua squadra di persone che sono civicamente dedite alla città e staccate dai partiti? Almeno x la Loggia ci si potrebbe staccare dalla logica del potere dei partiti. Le idee ci sono, sono anni che le continua a far conoscere, cosa la frena?

  3. Personalmente : ho di fronte cinque liste, cinque scelte di persone e/o partiti che, vista la similarità del programma e la uguaglianza delle promesse incontrollate e poco credibili, un po’ si eguagliano.
    Preferirei una delle prime due liste, senza però grande convinzione. Nelle due prime liste vengono proposti due politici che mi paiono il meno peggio, ma…
    Nella quarta lista compare l’allenatore sportivo della squadra dei miei nipoti. So per certo che è persona onestissima, ordinata, con grande capacità organizzativa e competenza. Un uomo del popolo, senza fronzoli, che gestisce ragazzi di varia età e provenienza. Mantiene sempre le sue promesse. Al partito che lo presenta non avrei mai pensato, eppure…..Voterò per lui.

    • Quindi, Belli ci dice in sintesi che voterebbe per certo una persona, il cui nome compare in una lista elettorale, solo perchè lui personalmente lo stima per qualcosa, anche se costui milita, che ne so, in Forza Nuova Nazista o nei Nuclei Armati Proletari per la Rinascita Comunista. Ecco spiegato perchè il super-io, quello narcisista autoreferenziale (Freud), finisce con l’essere molto pericoloso persino…in campagna elettorale.

    • Belli ha fatto una testa tanta con tutte le sue teorie sul civismo per poi dire che è difficile scegliere un partito, dare fiducia a questo o a quello, evitare di non votare non sapendo cosa votare. Ma presentare una sua lista con il programma che continuamente illustra per la brescia che vorrebbe, con persone slegate dalla politica, come dice lui, non se ne parla. Isogni son desideri…

  4. Nostradamus come spesso accade, fraintende. La mia nota inizia con ‘ personalmente’ che vuol dire, io, per il mio voto, per una mia conoscenza/ certezza personale sulla persona. Ciascuno avrà qualche persona che conosce e stima, e che pensa di poter minimamente osservare anche dopo il trambusto elettorale.
    Fra le cinque liste descritte a mo di esempio, non era prevista ne’ la destra estrema, né le liste post comuniste…est modus in rebus !
    Non so che c’entra Freud, il narcisismo, o altro.

    • I nomi e le persone sono inserite in Liste (di partiti o di altro): se voti la persona perchè la stimi personalmente a prescindere dal partito/movimento, dai il voto comunque anche al partito/movimento. No, Belli ci dice solo adesso che bisogna però stare distanti dagli estremismi. E poi ci dice che l’eletto “conosciuto e fidato” va però osservato dopo la sua (eventuale) elezione: lui lo osserva, e quello invece si fa gli affari suoi, magari cambiando diue o tre casacche durante la legislatura. A questo punto cosa fa Belli ? Lo va a trovare e gli dice “cattivone” oppure prende un randello e glielo dà in testa consigliandogli di dimettersi ? Conclusione: Belli non si rende conto che è tutto talmente “personale” ed unico ciò che dice e propone da non essere nè praticabile nè comprensibile per alcuno al di fuori di lui. Trattasi appunto solo di espressioni del suo super-io narcisista ed autoreferenziale. Niente di particolare. Namastè.

      • Tutti consigli da saggio…Saranno quindi tutti consigli che dà ai vari politici di turno anche le proposte per la brescia 2030, che tanto nessuno raccoglie? Avanti quindi con lo studio teorico delle soluzioni alle problematiche della cittá….

  5. Nostradamus critica ma non legge. La persona che stimi, in cui hai fiducia indipendentemente dal gruppo politico di appartenenza,( molto probabile sia un civico ) ho ribadito che vada conosciuta e stimata ovviamente prima del voto. Se eletta (quindi dopo ) dovrebbe essere così trasparente e onesta da far conoscer ciò che fa, da mostrare che persegue il suo programma. Se poi fosse così influente nel suo gruppo da portare un miglioramento di civiltà e competenza nel gruppo, ok. Ok.
    Qualche forma di fiducia nel popolo non è peccato !! Qualche piccola goccia di ottimismo nel mondo può esserci ?!
    Quanto a Bresciacittagrande 2030, fra una quindicina di giorni verrà distribuito un lavoro che considero importante, completo e unico, frutto di un gruppo di generosi e a volte veri competenti del futuro urbano. A libero utilizzo di politici, architetti, urbanisti, progettisti, amministratori di maggioranza o opposizione, cittadini affezionati alla città.

    • Nulla di nuovo sotto il sole. Così si è fatto e si continua a fare. Almeno per alcuni. Per molti altri il voto è diventato un problema, proprio perchè non c’è nulla di chiaro o di completamente condivisibile. Quindi: che, fino ad oggi, quelli che conoscevano il politico di turno lo votavano, salvo poi (il politico eletto) dimenticarsi di ció che ha promesso o, al limite, giustificarsi dando colpe agli altri o promettendo ulteriormente, è storia arcinota, come dire la solita minestra. Per non parlare di quelli che poi si alleano con altri che non avresti mai voluto, in nome di più o meno chiare “convergenze parallele”, concludendo alla fine che se vuoi votare, ti devi, come dico sempre, “turare il naso. Quanto al civismo, cavallo di battaglia/chimera del nostro belli, anche stavolta rimarrà soltanto aria fritta, oppure opportunità già confezionate ad uso del politico di turno per lanciare promesse senza bisogno di inventarsele. Quanto a farsi una lista propria, poi, belli, non se ne parla… Meglio l’astratrezza…

      • Condivido totalmente la…considerazione . E aggiungo: Belli dice che gli altri non leggono, ma è lui che per l’ennesima volta si “autorettifica” dopo rispetto a ciò che scrive prima. In quanto al voto, Belli stavolta può optare per “Civica Popolare” della Lorenzin, passata in un solo giro di valzer da Berlusconi a Renzi. A Brescia città, caro Belli, troverà catapultato per quella Lista da Renzi, Ignazio Messina (parlamentare per l’Italia dei Valori in cui ha spodestato nientemeno che…Antonio Di Pietro), palermitano purro sangue già Sindaco di Sciacca (appoggiato allora da Rifondazione Comunista). E’ talmente “Civica Popolare” la Lista che ci sono pure Casini e il figlio di De Mita: un’indegna accozzaglia poltronista para-post-democristana. Qui non ci si dovrebbe chiedere più per chi votare con uno schifo di legge pensata contro i cittadini e la volontà popolare. Ci vorrebbe la rivolta del popolo, altro che competenze e civismo, come ai tempi della presa della Bastiglia e la ghigliottina che comincia a funzionare a pieno regime…

  6. Le persone di buon senso, fuor da chiacchiere e polemiche, hanno capito che questo mio articoletto voleva essere un suggerimento a chi non sa chi votare e ancor più a chi non vuol votare. Indubbiamente chi ha fatto una scelta precisa e convinta ( beato lui ! ) a favore di un partito e lo ritiene meritevole, questo mio modesto suggerimento non serve.
    Viste le ultime e definitive candidature, per mio conto confermo che voterò candidati e non partiti, con qualche libero salto. “Uno slalom fra disonesti, incompetenti, ignoranti, alla ricerca di persone valide!” mi dice il mio amico sempre pessimista.
    Buon voto.

    • E se trovassi un movimento che, come dice belli, è monotematico, per esempio sull’abolizione della truffa dell’otto per mille ma con candidati che non conosco, oppure avessi un candidato che conosco che mi garantisce che porterà avanti la riforma ma che fa parte di un partito, tipo pd o forza italia che questo argomento non l’hanno mai voluto affrontare e mai l’affronteranno, cosa mi consiglierebbe di fare, caro belli? Cosa mi consiglierebbe di scegliere? Il partito o la persona?

    • Volevo segnalare al volo a Sandro Belli che, al di fuori del candidato premier Di Maio e di Fraccaro che sarebbe Ministro peri Rapporti con il Parlamento, l’eventuale Governo dei pentastellati si avvarrebbe in tutto di dieci ministri non politici provenienti dalla società civile e tutti, ripeto tutti, scelti solo per competenza e professionalità specifiche, nonchè relativamente giovani. Mi verrebbe da sintetizzare “persone valide, colte e competenti” esattamente secondo il Belli-pensiero…

      • Ma, siccome il belli pensiero è sempre e comunque orientato all’utopia sulle proposte e alla politica vecchio stampo sui fatti, quando ci sono forze nuove che prescindono da questo, lui le ignora…

  7. Smesse le polemiche e le chiacchiere, fatto lo slalom fra disonesti, incompetenti, ignoranti, restano ancora dei candidati ? Pochini, anche guardando ai collegi bresciani. Ma soprattutto è impossibile, vista le legge elettorale detta Rosatellum bis, scegliere alle elezioni politiche: ci sono solo dei nominati dai partiti nei collegi uninominali maggioritari di Camera e Senato, molti lì catapultati, senza alcun riferimento al territorio e soprattutto alle competenze, con mano solo il bilancino statistico elettorale del singolo collegio. Lo stesso, in peggio, vale per i collegi plurinominali del proporzionale, dove la posizione dei singoli candidati “preconfezionati a tavolino” dai capi partito nei listini bloccati è stata studiata e ristudiata in funzione delle probabilità realistiche di essere via via eletti, ed in moltissimi casi, soprattutto rieletti (fanno eccezione, parziale solo per il proporzionale, i grillini). Io deciderò guardando verso il cielo stellato…Ah, ecco, forse ci sono già e sono pure particolarmente ottimista.

  8. Dopo aver ascoltato decine di discorsi e conferenze politiche, non ho cambiato idea. Voto tre persone in partiti diversi. Ne conosco la capacità e l ‘onestà.
    Oggi e domani Votero’ persone non partiti, pur nella difficoltà di scelta imposta dai sistemi elettorali.

    • Escludendo l’ opzione delle due preferenze di genere e del possibile voto disgiunto alle regioonali, in sostanza Belli voterà comunque esolo…tre partiti diversi. E quindi crede di poter fare quello che razionalmente non si può fare nè per la Camera nè per il Senato essendo i candidati dei prescelti a tavolino dai partiti e che per il 90% si sa già se e dove verranno non eletti, ma nominati parlamentari. Non ci resta che rispondere con una frase di Franco Basaglia:”La follìa è una condizione umana. In noi la follìa esiste ed è presente come lo è la ragione”…

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