Una strenua difesa del suo operato, un contrattacco anzi, contro la revoca subita dal sindaco di Brescia e da quello di Milano. Renzo Capra nella conferenza stampa che segue l’approvazione del bilancio 2008 parla della vicenda che ha portato alla fine del suo mandato di presidente del Consiglio di Sorveglianza, dribblando però le domande più spinose prima su tutte se intende ricorrere a vie legali contro la sfiducia ricevuta. Capra proprio non vuole parlare di ricorso, difficile capire se si tratta di un modo per delegittimare l’azione dei sindaci che hanno agito autonomamente prima dell’assemblea degli azionisti (programmata per il 29 maggio) o invece ancora una decisione non è stata presa. Certo ieri Capra ha difeso a spada tratta il suo operato, snocciolando numeri sulle commissioni convocate nei 14 mesi di vita del Consiglio e richiamando l’attenzione sull’importanza del suo operato in un campo praticamente inesplorato nel quale si è trovato ad agire pur non padroneggiando le regole del gioco.
a.c.