Pagherà di tasca propria i 49mila euro di spese effettuate tramite le carte di credito in dotazione agli assessori. Pagherà tutto, non solo i 43mila euro contestati dalla Corte dei Conti, relativi a spese illegittime o non giustificate. Questo gesto da parte del sindaco di Brescia secondo il Partito Democratico è la più chiara dimostrazione che qualcuno ha sbagliato, e qualcuno ora è giusto che paghi. Con le dimissioni da primo cittadino.
Una questione di offesa al senso civico, un utilizzo privato delle istituzioni che non può non portare alle dimissioni. E ben venga il gesto di "generosità", ma è tardivo (a un anno dallo scoppio del caso) e lascia il sospetto che sia stato fatto per bloccare le inevitabili sanzioni che arriveranno dalla Corte dei Conti, oltre che per salvare gli assessori e, in qualche modo, vincolarli e farli sentire in debito verso il sindaco.
Il Pd di De Martin e Del Bono elogia il proprio operato e prova a ragionare secondo l’ipotesi che non fosse scoppiato il caso un anno fa. Quanti soldi avrebbero indebitamente continuato a spendere gli assessori?
a.c.
BRAVO DE MARTIN, NON MOLLARE LA PRESA…………
nelle prossime settimane inizierà l\’opera d\’ informazione sulla politica bresciana degli ultimi decenni in modo che la cittadinanza sappia la verità completa anche di questi signori che ora fanno le vergini
MESSAGGIO CANCELLATO DALLA REDAZIONE PERCHE’ CONTENEVA INSULTI O VOLGARITA’ O CONSIDERAZIONI VERSO TERZI PASSIBILI DI DENUNCIA: INVITIAMO L’INTERESSATO AD ATTENERSI ALLE REGOLE DEL BUON SENSO O SAREMO COSTRETTI, SU RICHIESTA, A SEGNALARE L’IDENTIFICATIVO DELLA SUA CONNESSIONE A CHI DI DOVERE.
Piccolo genietto ladro è chi ruba non chi fa il suo lavoro, aspetta le decisioni di corte dei conti e procura e poi dovrai chiedere scusa