Fatture false per 180 milioni: 11 arresti e 130 immobili sequestrati dalla Finanza (e poi dicono che con la crisi non girano più soldi…)

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    Fatture false per oltre 180 milioni di euro, 11 arresti e 29 denunce. Oltre al sequestro di 130 unità immobiliari, 20 autoveicoli e 6 motocicli, per un valore complessivo di circa 10 milioni di euro (tra le auto anche una Wiesman Roadster, prodotta a mano in numero limitato, del valore commerciale di 300mila euro). E’ questo il bilancio dell’ultima operazione del Nucleo di Polizia tributaria della Finanza – battezzata Pulcinella – che ha accertato una maxifrode (l’ennesima) nel settore del commercio dei rottami metallici. Coinvolte 15 imprese in Lombardia, Sicilia e Campania. In particolare, 8 dei destinatari delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Brescia sono di Lumezzane e uno di Cellatica (entrambi i paesi si trovano in provincia di Brescia), uno di Formia (in provincia di Latina).

    Al centro del sistema di frode 3 societa “cartiere” (di cui una con sede a Paderno Franciacorta) costituite al solo scopo di emettere fatture fittizie a copertura contabile di consistenti acquisti di rottame metallico effettuati in nero da societa’ commerciali realmente operative, localizzate nelle province di Brescia (Lumezzane, Villa Carcina, Gardone Val Trompia, Torbole Casaglia) e Napoli.

    Fondamentale, si spiega in una nota, è stata la "meticolosa ricostruzione dei flussi di denaro contante proveniente dalla monetizzazione di assegni e bonifici ricevuti in pagamento dalle cartiere a fronte delle false transazioni commerciali. Il contante veniva quindi restituito alle imprese destinatarie del rottame, tranne una percentuale trattenuta dalle “cartiere” (circa il 4%) come corrispettivo per la loro attività fraudolenta”. A bordo dell’auto di un gestore di una cartiera è stata trovata una valigetta contenente quasi 300mila euro in contanti, che l’ uomo stava per restituire ai responsabili delle imprese bresciane destinatarie delle fatture false. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Brescia, sono state condotte anche "con l’ ausilio di indagini tecniche e servizi di osservazione e pedinamento”.

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