Dalle imprese investimenti importanti per ridurre le emissioni

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    Egregio Direttore,

    davanti alle informazioni pubblicate in questi ultimi giorni sui risultati emersi dalle analisi sulle emissioni in atmosfera, ed all’indiscriminata generalizzazione che ha coinvolto anche imprese assolutamente estranee, Associazione Industriale Bresciana non vuole e non può tacere.

    Scegliamo la strada del dialogo e del confronto con la società e con le istituzioni del territorio, sul quale le nostre imprese lavorano, per non subire passivamente le critiche ed allo stesso tempo chiedere alle istituzioni se la diffusione delle informazioni messe a disposizione dell’opinione pubblica dagli organismi preposti ai controlli è avvenuta con un adeguato, e misurato, uso della mai sufficientemente praticata virtù della prudenza, oltre che della titolarità delle rilevazioni e della diffusione delle informazioni talvolta allarmistiche e spesso, da un giorno con l’altro, anche contraddittorie.

    Sono domande che Associazione Industriale Bresciana, proprio perché portatrice degli interessi dei propri iscritti, deve porre all’opinione pubblica, come risposta ad una serie di informazioni che, in questi ultimi giorni, hanno visto sospettate anche imprese la cui “colpa” è solo quella di aver un camino sul tetto, imprese la cui storia e la cui localizzazione è ultra decennale, imprese che hanno creato e conservano migliaia di posti di lavoro, generando quindi benessere diffuso.

    Ma c’è un’altra puntualizzazione che Associazione Industriale Bresciana deve assolutamente proporre all’opinione pubblica: quella sull’impegno che il sistema produttivo bresciano da anni pone in essere in tema di responsabilità sociale, quindi anche di lotta contro gli infortuni e contro le emissioni in ambiente.

    Un impegno che ha richiesto prima un salto culturale ed immediatamente dopo ha comportato investimenti importanti e tuttora in essere, adozione di tecnologie di ultima generazione, formazione del personale; tutto questo come riconoscimento del valore supremo, irrinunciabile e primario che la salute pubblica e quella dei collaboratori rappresentano per il complesso ed articolato sistema delle imprese bresciane.

    In questi ultimi anni sono stati compiuti dall’industria bresciana investimenti importanti in tecnologie ambientali, il numero di infortuni è diminuito sensibilmente ed in questo indicatore comprendo anche le imprese che non sono nostre associate: risultati che non sono arrivati per caso, ma anche risultati dei quali non ci siamo accontentati e non ci accontenteremo, sempre pronti a far nostro il nuovo.

    Scelte che, ne sono convinto, stanno ad indicare come il sistema industriale della nostra provincia in questi anni abbia voluto solo un confronto costruttivo, sempre pronto a cogliere il meglio di quanto la ricerca e l’innovazione offrivano in tema di sicurezza e di anti inquinamento, all’interno di un indispensabile dialogo tra società e mondo produttivo, dialogo che tuttavia non deve vederci solo come soggetto passivo.

    Posso garantire che non ci fermeremo su questa strada sulla quale l’industria bresciana cammina da tempo a testa alta, ma neppure subiremo critiche se non ce le meriteremo.

    Un impegno che Associazione Industriale Bresciana ha portato avanti con il servizio Eco 90, con il consorzio Ramet, in cui si aggregano le imprese sider-metallurgiche, creato al nostro interno dal 2005.

    Continueremo questo nostro impegno, proponendo in AIB l’istituzione di un organismo tecnico che consenta un dialogo corretto ed equilibrato tra mondo della produzione e territorio.

    Giancarlo Dallera

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