Questa coda d’estate sembra ritardare la voglia di maglioni, di funghi e castagne, di caminetto acceso. Appena si ha un attimo la gente, se può, esce nei parchi, fa una passeggiata, si ferma sulle panchine. E’ un peccato rimanere in casa. O rimanere dentro la scuola durante la ricreazione. Gli alunni della primaria Mario Bellini di Buffalora lo sanno benissimo: la dirigente dell’istituto e le sue insegnanti infatti hanno vietato agli scolari di uscire nel cortile durante la pausa di metà mattina. La causa? La forte puzza di bitume che si sente nell’aria, e che a volte causa mal di testa e bruciori di gola.
Di fronte al pericolo per l’incolumità dei bambini ogni precauzione non è eccessiva. Lo sa benissimo la coordinatrice del Bellini, Sara Del Pero, che a malincuore ha preso la decisione.
La forte puzza, fortunatamente, non si sente tutti i giorni, ma quando si riscontra crea non pochi disagi, anche ai residenti della zona che da tempo che chiedono l’intervento, assieme al Comitato di Difesa Salute e Ambiente (Codisa) che ha pure lanciato una raccolta firme per richiamare l’attenzione sul problema.
L’Arpa di Brescia è stata chiamata in causa; ecco cosa ha riferito a Bresciaoggi (in edicola stamane) il direttore Giulio Sesana: «il problema è noto, ma non di facile risoluzione. Nei mesi scorsi abbiamo attivato un piano di raccolta dati per evidenziare cause e motivi del cattivo odore e nei prossimi raccoglieremo campioni e indagheremo su tutte le possibili sorgenti». Il tempo necessario per i monitoraggi (non per la risoluzione…)? «da un paio a sei mesi, ma purtroppo le emergenze di questa città sono talmente tante che, alle volte, è difficile prevedere dove si dovrà intervenire domani. Anche le risorse non sono infinite, per cui mi auguro di liberare Buffalora dall’odore quanto prima».
a.c.