Prandelli a tutto campo: a Brescia risultavo tra i più ricchi, ma i veri paperoni erano altri

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Il ct della Nazionale Cesare Prandelli è senza dubbio il bresciano del 2011. E – a livello di popolarità – sta diventando per il mondo del calcio ciò che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è sul fronte istituzionale. A “certificarlo” sono i sondaggi. A confermarlo è l’intervista fiume rilasciata dall’allenatore all’Espresso in edicola in questi giorni.

Al settimanale Prandelli ha parlato di scommesse (“mi mettono addosso tristezza. Una partita finisce condizionata da appetiti criminali che partono dall’altra parte del mondo e arrivano dentro gli spogliatoi. E’ pazzesco non avere difese, lasciar passare questo buio”). E indicato come modello il calciatore del Gubbio che ha dato il là alla nuova inchiesta sul calcioscommesse. “Per questo ho chiamato Simone Farina a Coverciano. Merita di respirare l’aria della Nazionale. Sono importanti la normalità e la serietà: e’ una buona storia per ricominciare. Il calcio non è un’isola ma specchio della crisi del Paese? Il comportamento di una comunità, di uno Stato, lo fanno le persone".

Quanto alla situazione economica del Paese Prandelli ha invece detto: "L’ Italia è in buone mani? Lo spero. E’ un momento decisivo. Ho una stima e un’ammirazione smisurata per Napolitano questo governo trasmette serietà perché incarna la volontà del capo dello Stato. Mi piace che abbia preso in mano la situazione, mi fido di quelle mani. E per una volta dobbiamo essere disponibili, prima ancora che polemici. Ma questo e’ un Paese che vive di commenti, non di fatti. Chi ha di più, deve pagare di più. Quando affermai che eravamo privilegiati, e che ci toccava una parte maggiore, nello spogliatoio erano d’accordo. Sono ragazzi piu’ sensibili di quello che vogliamo facilmente credere. Però non siamo noi lo scandalo. Quando facevo il calciatore guadagnavo molto, e comparivo sempre ai primi posti della classifica dei redditi della provincia di Brescia. Ma molti erano più ricchi di me. Avevano fabbriche, proprietà sconfinate, ovunque, ma in classifica non li vedevo”.

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