(a.c.) Un anno fa, il 26 gennaio 2011, un agricoltore cremonese di cinquant’anni entro nella chiesa di Borgo San Giacomo, si sedette su un banco e si sparò un colpo di pistola alla nuca, suicidandosi. A distanza di un anno, in corrispondenza dell’anniversario del tragico evento, la parrocchiale di Borgo San Giacomo è stata presa di mira, più volte nel corso degli ultimi giorni, da ignoti: vandali o qualcosa di diverso?
Il dubbio è più che lecito. Come riporta Bresciaoggi nel numero in edicola stamane, il parroco don Renato Baldussi racconta di aver trovato delle monete di rame sparse sull’altare, fili dei microfoni attorcigliati, vasi di fiori rovesciati davanti al presbiterio, opuscoli liturgici immersi nei contenitori dell’acqua santa. Tutti elementi che fanno presagire a qualcosa di diverso, forse di satanico, dietro al semplice atto vandalico. Per non correre rischi il parroco ha deciso di chiudere la chiesa, ora aperta solo in corrispondenza di celebrazioni. L’ideale, secondo don Renato, sarebbe installare un impianto di videosorveglianza, ma per ora si aspetta solo che si calmino un po’ le acque.