Un milione di euro ai giovani che faranno di Brescia una “smart city”

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(a. tonizzo) – Brescia si prepara a diventare “intelligente”. E’ stato presentato stamattina in Palazzo Loggia il progetto City Call, primo concreto passo per far diventare Brescia, a tutti gli effetti, una "città intelligente". In presenza del sindaco Adriano Paroli, del vicesindaco Fabio Rolfi, nonché dell’assessore alle Politiche Giovanili Diego Ambrosi, è stata illustrata la "chiamata" per la presentazione di idee progettuali d’innovazione sociale per i cittadini under 30 del comune di Brescia, nell’ambito delle iniziative del pacchetto Smart city and Communities and Social Innovation. Rispondendo al bando Miur dello scorso 5 luglio (nello specifico, agli articoli 7 e 9 dello stesso), grazie al quale saranno erogati, a livello nazionale, 25milioni di euro a fondo perduto per finanziare le idee vincenti (1 milione di euro è il tetto massimo stanziabile per ogni singolo progetto), il Comune di Brescia si pone come interlocutore e sostenitore dei giovani talenti cittadini. "In attesa d’approvare definitivamente il Patto dei sindaci nel prossimo consiglio comunale (patto che permetterà di ridurre del 20% le emissioni di Co2 entro il 2020) – ha sottolineato Paroli – Brescia si candida come eccellenza nell’ambito delle Smart city. Altre città, come Genova o Torino, hanno iniziato prima quest’avventura, ma noi diventeremo presto protagonisti". La coordinatrice del progetto delle "città intelligenti", Nadia Busato, ha spiegato l’iter della City Call: "il progetto vuole affiancare e stimolare l’imprenditoria digitale sul territorio, offrendo ai giovani imprenditori locali (che non abbiamo compiuto 31 anni allo scadere del bando, fissato per il 7 dicembre) che abbiamo un progetto d’innovazione sociale in uno dei 16 ambiti smart city (dalla sicurezza, all’architettura, al government), l’affiancamento di un campione d’esperti nel settore Ict, comunicatori e ricercatori". Nazionalità italiana ed età anagrafica restano i due requisiti basilari per candidarsi come nuova start up, tenendo conto che, vinto il bando, le aziende nascenti dovranno andare a reddito entro 3 anni. Il Comune, quindi, sarà il primo interlocutore per queste nuove leve, offrendo un aiuto concreto: "Chi ci sottoporrà le proprie idee – ha commentato Ambrosi – "avrà la possibilità di far analizzare la propria idea imprenditoriale, arrivando anche ad una progettazione condivisa e vederla valorizzare e promuovere, facendola conoscere a possibili investitori senior per ottenere il bollino smart, titolo da far valere al Ministero". "A breve sorgerà l’associazione Brescia smart city" – ha concluso Rolfi – "per dialogare anche con i privati, coinvolti in progetti edificanti". Le date da segnare in calendario sono tante: il 12 settembre, a Palazzo Novecento, la prima rassegna di giovani imprenditori spiegherà le proprie idee; il 20 settembre, durante la settimana europea della mobilità, ospiti internazionali di rilievo nell’ambito delle smart city illustreranno alla città alcuni progetti pilota; il 10 ottobre è il termine ultimo per la presentazione del progetto individuale; il 9 novembre si terrà, infine, la presentazione del bando Miur, in scadenza in 10 dicembre. Chi vuole proporsi può farlo da oggi, tramite l’applicazione city call sul sito del comune (www.comune.brescia.it) o l’apposito indirizzo www.smartcitybrescia.it.

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