Discarica d’amianto di via Brocchi, gli ambientalisti tornano a denunciare presunti illeciti

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(e.b) Il Comitato Spontaneo contro le Nocività è pronto a tornare a protestare. La ragione? I presunti illeciti nel conferimento delle lastre di amianto all’interno della discarica di via Brocchi. Gli ambientalisti hanno organizzato per domani, giovedì 4 ottobre, un presidio dall’alba al tramonto in via Serenissima, “dove, secondo le disposizioni regionali, dovrebbero passare i camion che trasportano amianto in direzione della discarica, cosa che non avviene – lamenta la portavoce del Comitato Giovanna Giacopini -. Secondo le disposizioni del Pirellone infatti i camion dovrebbero passare da via Serenissima, attraversare la cava Faustini, proseguire verso via Cerca, rientrare in un’area sempre di proprietà Faustini, effettuare il pit stop nel magazzino di fianco alla discarica per controllare l’integrità dei pacchi contenenti amianto e, solo allora, scendere in discarica e scaricare il materiale”. Procedura che, a detta del Comitato, non viene rispettata dalla ditta Profacta. Secondo gli ambientalisti infatti i camion prenderebbero “la scorciatoia evitando di passare da via Serenissima”, ma sopratutto “abbiamo notato che spesso evitano il controllo all’interno del magazzino e scendono direttamente in discarica per scaricare il materiale”. Oltre al percorso del materiale pericoloso, il Comitato ha riscontrato altre presunte irregolarità nello stoccaggio dell’amianto. Sempre basandosi sulle disposizioni regionali in materia di discariche di materiale pericoloso, il Comitato fa notare che “i pacchi di amianto andrebbero coperti con la terra al termine di ogni giornata di conferimento, così da evitare che eventuali intemperie deteriorino i pacchi e le particelle d’amianto possano venire a contatto con suolo e aria, ma anche questo non viene fatto, almeno non nei tempi suggeriti dalla Regione”. Considerato che il Consiglio di Stato deve ancora pronunciarsi in merito alla questione della discarica, c’è da chiedersi cosa succederebbe se i giudici amministrativi decidessero di bloccare la discarica come richiesto dagli ambientalisti. Che fine farebbe l’amianto conferito fino ad allora? Ma questa è un’altra storia…

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